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Alcuni testi inediti da “Corsivo” la mia raccolta poetica che ho già mandato a degli editori diversi mesi fa.

Le valigie di Vera

Nel sogno in cui mi sveglio di notte
e mi chiamo Vera
la sera prima ho bevuto molto vino.
Per questo dalle sue aule mi sembra
tutto un po’ sfuocato
e faccio un riassunto dei viaggi
mi chiedo le cose più eleganti
da mettere nelle valigie.
Mi hanno pagato molto poco gli articoli
e per questo sono arrabbiata
non importa faccio finta di controllare
i messaggi sul telefono.
Broda, Deleuze poi c’è uno scritto
che ho lasciato in albergo.
Ho dimenticato i suoi ritorni.
Ma ora li sistemo nei miei posti fertili:
in questa mia lingerie profumata.

Mutande camicie calze come cose,
matematiche da scalare in amplessi
in spazi bagnati
cosa era quel rumore?
Diversi bambini che giocano al parco
altri sdraiati sull’erba,
donne che portano
i cani al supermercato.
Siamo in una foto di gruppo
insieme a degli scrittori che mi rincorrono:
qualcuno si ferma all’aria di servizio,
tu prendi un caffè, mentre il tuo amico
parla al telefono. Si comincia con gli atti
a gridare, si comincia dal corpo.
Si sommano i passi e le bracciate
per ogni volta che ho abbassato lo sguardo.
Mi fermo in farmacia. Nel mondo danno
notizie di milioni di ettari distrutti,
in Siberia, Amazzonia, Australia e chissàdove.

Tableau vivant

Non ho mai creduto di norma
a qualcuno che potesse appoggiare le mie opinioni.
A tal punto è arrivata oggi la mimesi,
a tal punto ci decapitiamo
abbiamo pietà di mordere.

È più facile detronizzare delle distrazioni
che prendersi cura di vari autismi,
l’etica non è uno spasso
non lo sono nemmeno le folle in stupore,
le dediche felici, le trappole
che si fanno gli innamorati.
Prendo le distanze facilmente
dalle certezze degli altri così rigide
dalle parate dei sofisticati
che sono solo degli oppressi
e mi vengono a dire che la soluzione
sta nel parlare per sussurri.
È odioso ma vanno gelosamente custodite le cose.
La distanza è fatta di sguardi
cancellati da questa spigolatura, il corpo degli altri.
Ieri una commessa mi ha detto che sembravo sua sorella:
non ho insistito, qui tutti siamo il divieto di tutto
se non decidiamo di dimenticarci.
In libreria invece stavo comprando una penna
e quattro ragazzi mi si sono avvicinati
chiedendomi se fossi una certa “Isabelle”
ho risposto che sono bella ma non sono chi cercano.

Equitazione

Preferisco qui. Preferisco gli inizi
gli esordi, i prima, i d’accordo
preferisco quando mi chiamano signora
preferisco le cose concrete
preferisco i privilegi miei pazienti;
il mio nome per intero.
Malgrado tutto appendo ogni tua foto
alla logica comune,
in questa stanza tua
il piacere è capovolto, prolungato
lo so ce l’ho fatta ad essere qui
ma mi sento ancora timida
e un po’ disorientata.

Malgrado ogni epica sovvertita
hai dimenticato tutte
sei accaduto nei libri e fuori dal pensiero
quasi come finestre su di ognuno.
Abbiamo mangiato una pizza,
malgrado l’incipit e il punto di fuga
si è organizzato l’evento.
Dunque ora posso ripetere i tuoi segni
posso ripetere i tuoi dubbi
e malgrado tutto sussurrarti ancora
di non fremere, di non parlare.
Anche se alcuni redattori
qui mi dicono che dovrei evitare
sia gli allacci che le rotture
perché se lui era un architetto esperto
mi faceva arrivare qui già da tempo.

Fuori dai tuoi uffici

Voglio visitare le Fiandre:
Bruges, Gand, Bruxelles, Lovario.
Visitare i posti della pittura fiamminga
del Maestro di Flémall, Jan Van Eyck.
Ho davanti a me uno dei particolari di Bosh
ogni dipinto nasconde la storia di una folla
c’è per esempio Cristo e l’adultera,
o ancora ne “I sette peccati capitali”
sotto il Cristo c’è questa scritta
“Cave cave dominus videt”.
C’è un uomo grasso seduto a tavola
che è l’allegoria della gola,
la superbia invece è una donna
che si aggiusta l’acconciatura
davanti a uno specchio sorretto dal demonio.
“La nave dei folli” invece è dedicata
al poema di Brant ci sono sul tavolo delle ciliegie
in un piatto bianco; in cima all’albero della nave
un gufo. Cosa è questa icona?
Si tratta del trittico del Carro di fieno:
è anche questa l’allegoria della vita umana,
come puoi notare siamo condotti nella sua visione:
il cammino della vita cui seguono il peccato originale,
le costruzioni infernali, la Battaglia fra Carnevale e Quaresima.
Gli angeli ribelli che quando cadono si trasformano in rospi,
il demonio azzurro che rappresenta il peccato.
Nel trittico delle delizie Cristo ha un bellissimo manto rosa
e tiene per la mano destra Eva:
nell’opera si spronfonda nel paradiso terrestre,
al centro del trittico intorno una piscina ruota
una folla di uomini a cavallo di animali,
ognuno di loro rappresenta un peccato.
Gli strumenti musicali tormentano i dannati
nell’Inferno musicale:
il mondo finisce bruciando.
Nel trittico delle Tentazioni vediamo
un Santo Antonio tentato
il demonio ha scatenato contro il Santo
una terribile sabba.
In ultimo c’è il Trittico del Giudizio:
Bosh inventa delle figure originali
dei grilli metà umani e metà bestie.

Le ambizioni ci tengono stretti.
Ricamo orizzonti, ombre e misteri
cuciti addosso, scolpiti tra
le lenzuola fradice dei tuoi sì.
Le pareti del tuo fiato, ogni cosa qui
mi stringe, ogni cosa mi è vicina
come te che ansimi, che ti proteggi
dai nostri peccati di amanti.
Le pentole tentano i segreti che ci diciamo
così i vestiti nell’armadio si gonfiano dei nostri umori
e sul tavolo le stampe dei pomeriggi.
Sforzeremo in noi un’altra follia di oceano,
se ti tocco sei l’India ancora, sei l’America,
sei la Russia
sei tutto l’inverno che grida il tuo eros
cucito addosso.
Perdonami se ti perdono me stessa
mi perdonerai se ti perdono fuori dai tuoi uffici.

Sabatina Napolitano


News Reporter
Sabatina Napolitano è nata a La Maddalena (SS) il 14 maggio del 1989. Vive ad Asciano, nelle Crete Senesi. Ha pubblicato otto libri di poesia. Suoi testi sono usciti su Nazione Indiana, La poesia e lo spirito, Neobar, Bibbia d’asfalto, Poesia del nostro tempo, Gradiva, etc. Alcuni racconti su Quaerere, l’Incendario, Sguardindiretti. Origami è il suo primo romanzo edito Campanotto, 2021. Recensisce, collabora e intervista autori di poesia, narrativa e saggistica ed è una studiosa dell’opera di Nabokov. Edita, corregge, insegna, intervista, recensisce, scrive. Appassionata d'arte scrive articoli, comunicati e saggi d'arte antica e contemporanea.
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