Omicidio in famiglia

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I primi due romanzi di Cara Hunter mi erano piaciuti tantissimo; così, non ho esitato neppure un secondo ad acquistare il terzo, malgrado le numerose recensioni negative scovate in rete.
È la sua struttura atipica ad aver indispettito la maggior parte dei lettori: alla Hunter viene rimproverato soprattutto il fatto di aver raccontato la vicenda sotto forma di “sceneggiatura” (come aveva fatto Stephen King nella “Tempesta del secolo”).
Il motivo del mio scarso gradimento non è legato tanto alla rinuncia alla “forma romanzo” – ho trovato, al contrario, molto stimolante l’idea di raccontare un cold case attraverso le puntate di una trasmissione televisiva di “true crime” – quanto piuttosto alla sensazione dilagante di noia che mi ha afflitto per molte pagine.
Le dinamiche fra i sei “esperti” (protagonisti della serie “true crime” chiamata a far luce sulla fine misteriosa di Luke Ryder) mi sono sembrate abbastanza insipide e gli stessi colpi di scena – che nelle intenzioni dell’autrice avrebbero dovuto infiammare la trama – sono in realtà fuocherelli che mandano tanto fumo e scaldano poco l’animo del lettore.
Un esperimento narrativo coraggioso ma (almeno a mio parere) non riuscito fino in fondo.
Una sufficienza stiracchiata (dettata forse più dalla mia stima per l’autrice che non dai meriti dell’opera).
Se cercate un thriller mozzafiato… statene alla larga!

News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori. Ho cinque lauree e attualmente sono dottorando in Filosofia presso l'Università di Granada. Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”. Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese. Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio. Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale. Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC). Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario. Membro del comitato di redazione della Rivista di filosofia e scienze umane "Le voci di Sophia". Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Da giugno 2024 sono consigliere comunale di maggioranza della mia città (Robbio Lomellina) e presidente della medesima Biblioteca civica. Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019). Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelPaper, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022; Frammenti di vita. Come un grido nella notte, Youcanprint Editore, 2023; Il Turismo al tempo del Covid-19, Youcanprint Editore, 2024. Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio e molti altri. Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne. Nel 2024 mi sono aggiudicato il Premio Nazionale di Filosofia, con il volume: Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelPaper, 2022.
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