IL FUTURO DELLA LOGICA E DELLA FILOSOFIA DELLA SCIENZA
Dal basso dei miei quasi 31 anni guardo con un po’ di prospettiva al futuro della logica e della filosofia della scienza. Mi accorgo che chi oggi ha circa 40 anni e comincia a giocare un ruolo importante nella ricerca e nella didattica ha ulteriormente incrementato il livello di internazionalizzazione degli studi, appreso a competere adeguatamente per i grant di ricerca e ottenuto ottimi risultati. Mi rendo anche conto che chi è molto più giovane e si sta formando adesso promette di rivoluzionare ancora di più il settore. I giovani logici e filosofi della scienza sono sempre di più parte integrante di gruppi di ricerca scientifici e tecnologici. E questa è un’ottima tendenza. L’unico rammarico è la perdita della cultura storica, che sta diventando anch’essa una attività da specialisti. E i logici e i filosofi della scienza hanno sempre meno tempo per leggere Aristotele e Newton. L’unico consiglio non richiesto che mi sento di dare alle nuove generazioni è quello di addormentarsi la sera sfogliando, ad esempio, il Nuovo Organo di Bacone!
