MADAME X

MADAME X

Aprile 25, 2025

Per anni Tess Gerritsen è stata una delle mie scrittrici di thriller preferite. Ho semplicemente adorato i due libri dedicati alle prodezze del chirurgo e del suo emulatore (mi riferisco ai romanzi “Il chirurgo” e “Lezioni di m0rte”) e ho avuto anche il piacere di incontrarla di persona e di intervistarla per Infinite storie/Il Libraio in occasione dell’uscita di “Sparizione”, a mio avviso il suo romanzo migliore: un autentico capolavoro di suspense! Esistono solo due episodi della serie con la detective Jane Rizzoli e col medico legale Maura Isles che mi hanno lasciato perplesso e deluso: “Il sangue dell’altra” e, appunto, “Madame X, che ho finito ieri. La storia è costruita sulle prodezze criminali di un serial killer che “concia” le proprie vittime come mummie o come “idoli” di culti animisti di origine tribale.
Anche se amo la cultura egizia e non sono immune al fascino di discipline quali l’archeologia e la paleontologia, mi è capitato raramente di imbattermi in romanzi capaci di rivisitare quei temi in modo stimolante e non pacchiano (uno di questi è “Maledizione” di Douglas Preston e Lincoln Child… consigliatissimo!) Purtroppo “Madame X” – il titolo è ricavato dal nome di una mummia, trovata nello scantinato di un museo – non è mai stato in grado di catturare la mia attenzione e solo nelle ultime cento pagine il duo Rizzoli/Isles ha saputo riscattarsi un po’. Certo, merita la sufficienza – la Gerritsen sa come raccontare una storia mozzafiato! – ma, conoscendone la bravura, mi attendevo decisamente di più. Spero che il prossimo libro della serie – “La Fenice rossa” (già sul comodino) – saprà regalarmi la consueta dose di brividi ed emozioni!

L’EDUCAZIONE DELLE FARFALLE

L’EDUCAZIONE DELLE FARFALLE

Aprile 18, 2025

Questo romanzo – letto in pochi giorni e terminato ieri con somma soddisfazione – ha avuto il merito di riconciliarmi completamente con uno degli scrittori di thriller che più amo. Dopo la cocente delusione sperimentata per la trama surreale del «Gioco del suggeritore» (perfetto nelle prime cento pagine, quasi indigeribile nel prosieguo: il peggiore del buon Donato) e dopo l’irritazione provata per il finale della «Casa senza ricordi» (mille parentesi narrative aperte, nessuna chiusa), con «L’educazione delle farfalle» Carrisi è tornato ai livelli altissimi delle prove migliori. Lo colloco, senza esitazione, nella Top 5 dei suoi libri, assieme a «Il suggeritore», «L’ipotesi del male», «La ragazza nella nebbia» e «Io sono l’abisso». Anche se «L’educazione delle farfalle» contiene molti degli espedienti narrativi, delle atmosfere e dei temi cari al Nostro, ho trovato la sua scrittura e il modo stesso di narrare «diversi» e, per certi aspetti, più maturi. Oltre alla consueta discesa nelle tenebre – novello Caronte, Carrisi adora condurre i suoi lettori in luoghi oscuri e inesplorati – l’autore colora la sua prosa di accenti lirici e di elementi della tradizione favolistica e folclorica secondo una tecnica già adottata nella breve ma ispiratissima opera «La donna dei fiori di carta» (gioiello narrativo che consiglio ai lettori di ogni età). Siccome detesto gli spoiler e – da lettore curioso ed esigente – non apprezzo le recensioni che raccontano in modo particolareggiato la trama, mi limito a dire che «L’educazione delle farfalle» è la storia di una donna che vive un dramma (non vi rivelerò quale) che la cambierà per sempre. È stato per me deliziosamente sconcertante ed emotivamente appagante assistere alla sua metamorfosi e alle oscillazioni del suo io, lungo le 400 pagine e più della storia.

“SOGLIE” di Maria Elena Cembali

“SOGLIE” di Maria Elena Cembali

Aprile 17, 2025

“Guardo una nuvola biancache diviene, slanciandosi, un drago.Maestosa, e tuttavia leggiadra,si libra nel cielo di giugnoimpalpabile come fumo.[…]Ed è meraviglia e impotenzache la vita sia eterno fermento.”Questi versi sono un piccolo “assaggio” per avvicinarsi alla sensibilità creativa e allo stile letterario di…

“Cieli di Primavera. Viaggio nel mondo di Alda Merini” di  Ave Comin e Virna Chessari

“Cieli di Primavera. Viaggio nel mondo di Alda Merini” di Ave Comin e Virna Chessari

Aprile 15, 2025

“E proprio come le api che si orientano con la luce del sole che riescono a scorgere anche quando è nascosto dalle nubi, Alda non temeva le nuvole perché sapeva che anche nel cielo più nero si nasconde un sorriso.” Queste parole…

Chiara Ricci, Marco Angelini e Mirko Giuseppe Boncaldo vincono il Contropremio Carver 2024

Aprile 13, 2025

Si è svolta a Lucca la giornata dedicata al Contropremio Carver 2024 al termine della quale sono state consegnate le targhe Milton. Andrea Giannasi ha intervistato gli autori finalisti provenienti da tutta Italia e non solo: una scrittrice ha raggiunto Lucca da…

FINCHÈ MORTE NON CI SEPARI

FINCHÈ MORTE NON CI SEPARI

Aprile 11, 2025

Finché morte non ci separi di Freida McFadden

La scoperta dei romanzi di Freida McFadden è stata una delle novità letterarie più liete dell’anno appena trascorso. Dopo aver letteralmente divorato i tre romanzi pubblicati da Newton & Compton (uno di loro – “Una di famiglia” – si è addirittura meritato le cinque stellette!), ho subito acquistato e letto la “novella” che vedete in foto, infischiandomene delle tante opinioni negative espresse dai lettori sul web. Due le critiche prevalenti: 1) è solo un “raccontino” che non aggiunge nulla alla serie di Millie 2) non è un page turner, ma un romance alla Colleen Hoover, con spruzzatine di Kinsella. Anche se entrambe le critiche hanno un loro fondamento – sì: il libricino si legge in un’oretta e l’atmosfera è del tutto diversa da quella che si respira nelle opere precedenti – il cambiamento di stile e il carattere quasi “giocoso” della storia mi hanno comunque convinto e intrattenuto piacevolmente. Se affronterete questa lettura senza aspettarvi una trama turbo con scene adrenaliniche e ripetuti plot twist, è altamente probabile che vi divertirete un sacco… come mi sono divertito io!

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