Dopo anni ritento l’approccio con Paolo Giordano, che al primo tentativo era stato decisamente fallimentare. Invece ‘Divorare il cielo’ non mi è dispiaciuto: l’intreccio soprattutto nel primo capitolo è intrigante e in generale si snoda abbastanza bene nel corso dell’opera, complice la scrittura di Giordano, semplice e scivolosa il giusto. Il grosso problema del libro è l’atmosfera ‘incantata’ che sfocia spesso nel surreale: alcune cose si svolgono troppo in fretta, altre sono abbozzate senza una spiegazione e il risultato è che anziché lasciare quel senso di vago stordimento che ricerco spesso in questo tipo di situazioni, mi ha lasciato grandi ‘vuoti’ e confusione.
A conti fatti, è un romanzo che poteva svilupparsi meglio, ma già solo la prima parte e i colpi di scena dell’intera opera valgono assolutamente la pena.