MORTE DI UN CONFIDENTE

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Massimo Carlotto – Morte di un confidente

La migliore opera di Massimo Carlotto? Nessun dubbio: “L’oscura immensità della morte”. Un romanzo di rara intensità che ha la capacità di inchiodare il lettore alle pagine come raramente sanno fare i narratori italiani (così impegnati a veicolare messaggi o a giocare con le componenti stilistiche e linguistiche da trascurare la trama e sottovalutare la “suspense”, vista spesso come un trucchetto di bassa lega per assicurarsi le simpatie e l’attenzione dei lettori).
“L’oscura immensità della morte” è quel tipo di romanzo che ti fa dimenticare le incombenze domestiche e le vicende prosaiche della quotidianità… e che s’impone alla tua attenzione fino all’ultima pagina: impossibile interromperlo senza sapere quale sarà lo scioglimento finale del dramma narrato!
Purtroppo nessuna delle altre opere di Carlotto mi ha trasmesso la stessa scarica elettrica; né i romanzi costruiti sulla figura dell’Alligatore, né il racconto “Morte di un confidente” che ho letto ieri sera con emozioni contrastanti. Pur apprezzando la scrittura nerissima di questo autore – che ho avuto la fortuna di conoscere e intervistare qualche anno fa – ho una tale avversione per le storie legate al mondo della criminalità organizzata e del traffico di sostanze stupefacenti che mi è stato davvero difficile ricavare piacere dall’indagine dell’ispettore Campagna.
Ben scritto, ottimamente congegnato, ma non adatto a me.

News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori. Ho cinque lauree e attualmente sono dottorando in Filosofia presso l'Università di Granada. Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”. Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese. Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio. Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale. Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC). Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario. Membro del comitato di redazione della Rivista di filosofia e scienze umane "Le voci di Sophia". Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Da giugno 2024 sono consigliere comunale di maggioranza della mia città (Robbio Lomellina) e presidente della medesima Biblioteca civica. Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019). Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelPaper, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022; Frammenti di vita. Come un grido nella notte, Youcanprint Editore, 2023; Il Turismo al tempo del Covid-19, Youcanprint Editore, 2024. Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio e molti altri. Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne. Nel 2024 mi sono aggiudicato il Premio Nazionale di Filosofia, con il volume: Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelPaper, 2022.

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