Nella splendida quarta e ultima parte dello Zarathustra, Nietzsche propone un’immagine straordinaria dell’oltre uomo. Zarathustra ha incontrato personaggi improbabili lungo il suo percorso, dall’uomo più brutto del mondo, che ha ucciso Dio, al mendicante volontario. Dà appuntamento a tutti in una caverna poco distante. Avvicinandosi al luogo stabilito sente una voce all’unisono che proviene dalla grotta, è la voce dell’oltre uomo. La metafora è limpida. In una società conformista, i nuovi valori arriveranno dagli emarginati, dai freaks, dagli strambi. Ci sarà anche qualcosa di vero in questa bella immagine, ma sicuramente c’è anche qualcosa di tragicamente falso. Gli strambi, gli scemi del villaggio, i clown, i diversi non collaborano. Sono dei lupi solitari, espulsi dal tran tran della vita quotidiana, non accettati, in perenne difficoltà e più che il grido all’unisono dello Zarathustra, sono come i capponi di Renzo, che nella sfortuna si beccano fra di loro.