L’omicidio Attanasio – Morte di un ambasciatore

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Se dico Congo, ad alcuni vengono in mente le immagini di un film con spietati gorilla, ad altri una natura rigogliosa e inesplorata, agli appassionati di geografia una specie di cuore al centro dell’Africa, ai più informati estrazioni di minerali e pietre preziose lontane da una presunta etica occidentale.

Forse ci sarà qualcuno a cui verrà in mente l’immagine di un giovane uomo dal volto pulito, un sorriso timido, uno sguardo gentile. Luca Attanasio, ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo dal 2017, assassinato assieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo, mentre viaggiavano con un convoglio del World Food Programme sulla Route Nationale 2 nel Kivu del Nord.

Matteo Giusti con il libro “L’omicidio Attanasio. Morte di un ambasciatore.“  Ed. Castelvecchi, 2021 aiuta a districarsi nella conoscenza di un paese complesso, grande quasi otto volte l’Italia, suddiviso in undici province con caratteristiche differenti, altamente popolato da numerose etnie frazionate in centinaia di tribù e ricco. Maledettamente ricco. Questa pare essere la condanna del paese e di chi lo abita.

Nel libro l’autore ripercorre la storia della nazione a partire dalla colonizzazione da parte di missionari portoghesi, passando dallo sfruttamento da parte di Leopoldo II del Belgio che considerandolo una proprietà privata utilizzava gli abitanti come oggetti di lavoro, fino ai tempi più recenti nei quali un regime autoritario si succede a un altro e le parentesi democratiche vengono presto sedate.

Le vicende del Congo non possono essere comprese se non si considerando quelle dei paesi confinanti. La pericolosità della zona più a est del paese deriva dal genocidio del Ruanda, così come dalla guerra civile in Burundi e dall’interesse dell’Uganda per le adiacenti risorse naturali. Questi paesi hanno, letteralmente, solo da guadagnare dall’instabilità causata dalle continue guerriglie tra milizie locali soprattutto nella zona del Kivu.

Non sono solo i vicini di casa possono sfruttare la situazione per commerciare in diamanti, oro, rame, uranio e coltan, miscela di due ossidi di Tantalio e Niobio, metalli utilizzati nella fiorente industria elettronica per la preparazione di super e semiconduttori, senza i quali i nostri cellulari, smartphone, tablet e computer non potrebbero esistere. Gli interessi economici non hanno confini e da occidente a levante diverse potenze straniere nascoste dalla precarietà amministrativa del paese, possono continuare indisturbate i loro traffici illeciti.

Consci dei rischi, ci sono donne e uomini che si impegnano per restituire la dignità che merita a un paese dilaniato dalla corruzione, sono sindacalisti, operatori in organizzazioni umanitarie, medici, giornalisti, diplomatici e missionari. La Chiesa cattolica in Congo ricopre il ruolo di difesa degli ultimi e diventa punto di riferimento per la popolazione locale, tornando ai principi cardine della sua essenza.

Nel libro sono molte le testimonianze raccolte per raccontare la piaga dei bambini-soldato, lo scambio di merci con armi, la violenza sulle donne, la mancanza di infrastrutture, di ospedali, scuole, servizi essenziali, la situazione politica. E quelle di chi ha conosciuto Luca Attanasio.

Il ritratto viene dipinto con parole piene di ammirazione e di stima, lontane da ridondanti frasi di circostanza.

Giusti riesce a delineare il ruolo del nostro ambasciatore in un sistema complesso, restituendogli lo spessore di grande umanità che era stato chiaro fin dalla terribile notizia dell’agguato e unendolo a quello di persona proba che credeva profondamente nel suo lavoro conferendogli il valore di una passione.

Denis Mukwege, premio Nobel per la Pace nel 2018, scrive nella prefazione:

Io spero che lo Stato italiano e l’ambasciata italiana portino avanti i progetti per i quali (Luca Attanasio) stava lavorando: la pace, lo sviluppo, la solidarietà̀ e la fratellanza. Questo sarà̀ il miglior omaggio che noi potremo rendere alla sua memoria. E dalle stelle da cui ci sta guardando ora, potrà̀ essere fiero se noi porteremo avanti i sogni per i quali è vissuto e morto…. Siamo certi che se domani nasceranno, emergeranno dei nuovi Luca Attanasio in Italia e in Congo, il cammino della pace sarà̀ possibile e con lui la speranza delle donne e dei bambini. Il futuro ha sempre il volto delle azioni delle donne e degli uomini che, malgrado le difficoltà, si impegnano a scrivere le più̀ belle pagine della loro storia, e della storia della comunità̀ mondiale.”

I punti oscuri che aleggiano attorno all’agguato, da alcuni frettolosamente indicato come un tentativo di rapimento finito male, vengono analizzati con la rassegnata sicurezza che la verità non si saprà mai. Ma è proprio per non adattarsi a questa certezza che l’autore ha voluto scrivere questo saggio, e per lo stesso motivo è importante leggerlo.

Verità e giustizia per dare un senso al lutto della promessa sposa di Vittorio Iacovacci che non potrà incontrarlo all’altare, per dare consolazione alla famiglia di Mustapha Milambo, per dire alle bambine di Luca Attanasio che loro padre era un grande uomo e che gli italiani ricorderanno con orgoglio chi li ha rappresentati nel mondo, diventando simbolo di altruismo e generosità. Un mondo diverso può esistere quando le sementi cadute danno frutto.

E se a questo non si crede, ci venga almeno il dubbio che le conseguenze di quanto succede in lontani paesi a noi quasi sconosciuti presto o tardi ci toccheranno. Citando ancora Mukwege:

Noi siamo a un crocevia, a un momento cardine dove il nostro Stato e la comunità̀ internazionale possono stimolare il cambiamento nelle loro strategie per fermare le violenze e dare speranza alla popolazione, ma se non faranno niente, la regione e il Congo tutto potrebbero sprofondare nel caos. Ma attenzione, un caos di un Paese così ricco di risorse naturali potrebbe avere un impatto negativo sulla sicurezza mondiale.”

L’omicidio Attanasio. Morte di un ambasciatore.“  di Matteo Giusti, Ed. Castelvecchi, 2021, 128 pagine, disponibile in brossura ed E-book.

Matteo Giusti è uno scrittore, giornalista e saggista italiano. Collaboratore dal 2011 della rivista di geopolitica Limes è un riconosciuto africanista cha lavora per diverse testate nazionali. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo saggio dedicato al caso dell’omicidio dell’ambasciatore Luca Attanasio con la Castelvecchi editore.

News Reporter
Laureata in Chimica Industriale per necessità, non ha mai abbandonato la passione per la scrittura che realizza finalmente con la pubblicazione di alcuni racconti premiati in concorsi. Con il collettivo Norah Gelbe da vita a due gialli “La ragazza bambola” (Il prato, 2017) tradotto in tedesco con il titolo “Das Puppenmädchen”, e “Un mare di luppolo” (Il prato, 2018). Sempre assieme al collettivo pubblica la raccolta di racconti a tema “Gotico VeneXiano” storie dark di donne che si ribellano agli abusi (Il prato, 2018). “Cosa fa quest’intrusa in casa mia? Diario di resistenza gattesca” (Il prato, 2019) è il suo primo libro da solista, un omaggio al mondo dei felini e della natura con uno sguardo ironico sul nostro vivere.
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