Sharing is caring!

Quando partirono, nel luglio del 1944, da Rio de Janeiro con il trasporto truppe americano “General Mann”, molti dei soldati brasiliani non avevano mai visto il mare. Partirono senza armi e con uniformi e scarpe che presto vennero sostituite perché inadatte a combattere in guerra. Male addestrati, alcuni malati, altri arruolati da pochi giorni, i fanti della Força Expedicionaria Brasileira si ritrovarono sulla Linea Gotica a combattere contro uno degli eserciti meglio organizzati e meglio armati del mondo: i tedeschi. Entrarono in combattimento tra Vecchiano e San Giuliano Terme. Entrarono a Massarosa e Camaiore e poi nella Valle del Serchio liberarono Barga e Gallicano. Qui per poche ore sfondarono le linee della Gotica conquista la dominante posizione del Monte Lama, sopra Sommocolonia, poi ripresa dal contrattacco tedesco. Trasferiti nella Valle del Reno subirono la terribile sconfitta di Monte Castello, dovuta all’inesperienza e alla difficoltà di rapporto con gli americani. Poi la neve, che quasi nessuno aveva mai visto e le difficili lotte di pattuglie tra i bombardamenti, il freddo, il congelamento, cambiarono i soldati brasiliani.

In trincea, in guerra, impararono a conoscere le tecniche e le tattiche, l’uso delle armi, delle comunicazioni, dei rifornimenti.

Tutto era iniziato ottanta anni fa, il 31 agosto 1942, quando con il Decreto n° 10.358, il Brasile aveva dichiarato guerra alla Germania e all’Italia. Le pressioni di Washington, la dottrina Monroe – “l’America agli americani” – avevano chiuso definitivamente ogni ingerenza di Roma e Berlino sui governi di alcuni stati sudamericani. Il presidente Roosevelt aveva completato con successo la spinta verso il governo retto da Getulio Vargas per scendere nel conflitto.

Il Brasile entrò nella Seconda guerra mondiale con il contingente della F.E.B. (Força Expedicionária Brasileira) inviando in Italia, sul fronte della Linea Gotica, 25.334 uomini. Di questi 15.069 presero parte ai combattimenti subendo 457 morti, tra i quali 13 ufficiali e 444 uomini di truppa. Inoltre persero la vita 8 piloti del gruppo aereo della F.A.B. (Força Aerea Brasileira).

Sabato 23 aprile, alle ore 14.00 al Real Collegio nell’ambito del festival Lucca Città di Carta in Sala Leopardi, Andrea Giannasi presenterà il libro “La F.E.B. Força Expedicionária Brasileira in Italia. Documenti e studi 1944-1945” (Tralerighe libri editore) che raccoglie documenti inediti provenienti dagli archivi inglesi, tedeschi, americani e brasiliani.

L’evento è in collaborazione con A.T.V.L. Associazione Toscana Volontari della Libertà, Centro Studi di Storia Contemporanea “Carlo Gabrielli Rosi” e Casa della Memoria e della Pace di Lucca.

Un lungo saggio che ricostruisce, attraverso i documenti del The National Archives, Kew – Londra, dell’ANVFEB di Rio de Janeiro, del Bundesarchiv Militärarchiv di Friburgo, e di una ampia bibliografia sull’argomento, la storia giorno per giorno della Força Expedicionária Brasileira.

News Reporter
Follow by Email
Instagram