Il Maestro e Margherita

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“Non vorresti avere la bontà di riflettere sulla questione: che cosa farebbe il tuo bene, se non esistesse il male? E come apparirebbe la terra, se ne sparissero le ombre? Le ombre provengono dagli uomini e dalle cose. Ecco l’ombra della mia spada. Ma ci sono le ombre degli alberi e degli esseri viventi. Vuoi forse scorticare tutto il globo terrestre, portandogli via tutti gli alberi e tutto quanto c’è di vivo per il tuo capriccio di goderti la luce nuda? Sei sciocco”

Il maestro e Margherita è un romanzo russo di Michail Bulgakov, riscritto più volte tra il 1928 e il 1940 e pubblicato postumo a cavallo tra il 1966 e il 1967.

Russia, anni ‘30 del Novecento, a Mosca arriva Woland, o Satana accompagnato da alcuni personaggi assurdi, tra cui Korov’ev , il gatto Behemoth, insieme ai quali provocherà una serie di esilaranti episodi, che Bulgakov descrive con tagliente ironia mettendo in luce non solo le debolezze dei potenti ma anche degli intellettuali.
All’interno del libro troviamo un altro libro, quello riguardo al processo evangelico a Gesù e di Ponzio Pilato, ed è il romanzo scritto dal “Maestro” colui che per colpa del manoscritto ha smarrito la sua identità, ed è impazzito.

Tutto il romanzo è incentrato sul fragile equilibrio che sussiste tra il bene e il male. Siamo così sicuri che esista una netta distinzione tra queste forze? Forse a guardar bene dentro ognuno di noi alberga il maligno. E poi, e poi c’è la meravigliosa storia d’amore tra il Maestro, e la sua amante, Margherita. Ho ascoltato qualche tempo fa la sinossi fatta da Alessandro Barbero, della loro storia. Ho ritrovato tra le pagine la stessa magia descritta da lui.

News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori. Ho cinque lauree e attualmente sono dottorando in Filosofia presso l'Università di Granada. Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”. Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese. Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio. Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale. Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC). Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario. Membro del comitato di redazione della Rivista di filosofia e scienze umane "Le voci di Sophia". Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019). Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelBooks, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022; Frammenti di vita. Come un grido nella notte, Youcanprint Editore, 2023. Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio e molti altri. Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne.
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