NELLA TERRA DEI PESCHI IN FIORE

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Cina,1938. La guerra contro i giapponesi le ha già portato via il marito, e adesso rischia di toglierle tutto. Meilin capisce che non ha altra scelta se non quella di scappare per poter salvare suo figlio Renshu. Unico ricordo e legame che si porta dietro è un prezioso rotolo di seta su cui sono illustrate fiabe e leggende tradizionali cinesi. Sarà grazie a quel rotolo che sopravvivranno. Prima con ls@forza delle storie raffigurate, che Meilin racconta a suo figlio nei momenti più difficili e poi perché sarà la moneta di scambio per procurare loro i biglietti per Taiwan. Storie che saranno il loro filo rosso anche quando quel rotolo non ci sarà più, anche quando ormai Renshu sarà cittadino americano e troverà finalmente il coraggio di condividere quel pezzo di storia con sua figlia. “Tre generazioni di una famiglia alla ricerca di un luogo da poter chiamare casa.

”Questa storia porta dentro di sè diverse tematiche: la guerra, la disperazione di chi fugge e perde tutto. Le proprie origini, chi per farsi scudo le porta avanti senza accettare il nuovo paese in cui vive e chi in qualche modo vede quelle origini come un difetto cercando di nasconderle. L’identità culturale in cui si riconoscono le nuove generazioni, figli di matrimoni “misti”. E poi il ritorno a casa, quel ritorno in cui inconsciamente cerchi tutti i luoghi della tua infanzia e il rendersi conto che insieme a te sono cambiate anche quelle strade.

“Ripensa alla versione di sua madre della Terra dei peschi in fiore. Per anni ha pensato che lei gli avesse riferito una versione incompleta, derubandolo in qualche misura dell’intero racconto. Ma oggi si rende conto che non è così. Forse sua madre non gli ha raccontato questa storia in modo sbagliato; forse gli ha raccontato una storia diversa. L’originale è una tragedia. Il vecchio pescatore di Wulin stringe il suo sogno tra le mani ma lo perde. E non importa quanto disperatamente lui o gli altri tentino di recuperarlo, nessuno lo trova mai più. Nella versione di Meilin, una volta arrivato, il pescatore rimane. Impara a lasciarsi alle spalle ciò che si è lasciato alle spalle. Meilin non ha mai voluto che questa storia fosse una tragedia; voleva solo che avesse un finale. La favola si chiude quando non c’è più nulla da desiderare. Quando non si vuole più nulla. Quando c’è solo la pienezza della fioritura, la carezza del vento, un cielo di un azzurro gioioso. Questo giorno. Questo momento. Questa terra di peschi in fiore.”

News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori. Ho cinque lauree e attualmente sono dottorando in Filosofia presso l'Università di Granada. Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”. Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese. Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio. Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale. Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC). Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario. Membro del comitato di redazione della Rivista di filosofia e scienze umane "Le voci di Sophia". Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019). Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelBooks, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022; Frammenti di vita. Come un grido nella notte, Youcanprint Editore, 2023. Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio e molti altri. Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne.
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