SUITE FRANCESE

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“La guerra…si, sappiamo cos’è. Ma l’occupazione, in un certo senso, è più terribile ancora, perché ci si abitua alle persone; si dice: “Dopo tutto sono come noi” e invece nossignore, non è vero. Siamo due specie diverse, inconciliabili eternamente nemiche””
Suite Francese (Irene Némirovsky)


Suite Francese è l’ultimo libro di Irene Némirovsky, prima che lei (ebrea di origine Ucraina, cresciuta in Francia) venisse deportata ad Auschwitz, per non fare più ritorno. Un romanzo mai terminato, con ancora gli appunti su come sarebbe dovuto proseguire. Viene ritrovato e pubblicato anni dopo dalla figlia, che introduce il libro dicendo “Sulle tracce di mia madre e di mio padre, di mia sorella Élisabeth Gille, per i miei figli e i miei nipoti, questa Memoria da trasmettere, e per tutti quelli che hanno conosciuto e ancora oggi conoscono il dramma dell’intolleranza”.
La prima parte di Suite francese racconta la guerra, racconta il terrore delle famiglie che scappavano da Parigi perché vi stavano arrivando i Tedeschi, in molti casi per non tornarvi più. La seconda parte racconta invece un lato della guerra di cui non avevo mai sentito. Influenzata dai racconti dei miei nonni i tedeschi nel mio immaginario sono sempre stati soldati spietati, che non guardavano in faccia nessuno. La Némirovsky ha il coraggio, nonostante tutto, di raccontare il lato più umano dell’occupazione tedesca, di come molti di loro stessero combattendo una guerra che gli era stata imposta, di come anche loro avessero lasciato in patria mogli, figli e madri e di come anche loro fossero in preda alle loro emozioni tra le quali amore e paura.
Purtroppo non arriverà mai alla fine di questo libro…purtroppo…un romanzo maestoso.

News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori. Ho cinque lauree e attualmente sono dottorando in Filosofia presso l'Università di Granada. Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”. Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese. Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio. Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale. Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC). Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario. Membro del comitato di redazione della Rivista di filosofia e scienze umane "Le voci di Sophia". Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019). Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelBooks, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022; Frammenti di vita. Come un grido nella notte, Youcanprint Editore, 2023. Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio e molti altri. Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne.
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