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Prima le critiche.
A volte il saggio è fortemente congetturale senza una sufficiente argomentazione, come per le ipotesi sulla grande figura di Ipparco.
Essendo io un realista scientifico, non credo che scopo della scienza sia salvare i fenomeni, ma quello di provare a ipotizzare come stanno le cose.
L’analogia fra il tracollo culturale e i nostri tempi è solo parziale. Certamente ci sono segni oggi che per certi aspetti si vada verso una miope separazione fra tecnica e scienza, ma questo non accade dappertutto. Il mondo contemporaneo è troppo più complesso e articolato di quello antico per generalizzare.
Detto questo, il saggio si legge con la stessa passione di un libro di avventure: un record mondiale per un testo di storia della cultura antica.
L’erudizione dell’autore è sterminata e ordinata con rigore, va dalla storia alla geografia, dalla letteratura all’astronomia antica.
Il tracollo culturale causato perlopiù dall’espandersi dei romani su tutto il Mediterraneo a metà del II secolo a.C. è un fatto innegabile, qui documentato in modo esemplare.
Quando i romani uccidono barbaramente Archimede nel 213 a.C. a Siracusa iniziano la distruzione di una cultura straordinaria, impedendo che il genere umano arrivasse a quella splendida sintesi fra matematica e tecnologia che si è ricostruita solo nel Seicento.
Mi resta un dubbio, però, gli scienziati ellenistici erano forse troppo rigorosi per fare quello che hanno realizzato Galileo, Huygens, Newton, Maxwell e Einstein. L’opportunismo metodologico della scienza moderna era già stato scoperto?
Grazie Lucio Russo. La storia della scienza con te diventa veramente poesia.

News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori. Sto per conseguire la mia quinta laurea. Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”. Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese. Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio. Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale. Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC). Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario. Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019). Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelBooks, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022. Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio, Alberto Casiraghy, Fabrizio Caramagna, Alessandra Paganardi e molti altri. Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne.
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