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Uno degli aspetti più importanti della complessa figura di Don Milani, che nasceva 100 anni fa, è che vale la pena vivere lottando contro le ingiustizie. La sua battaglia, come quella proposta nel manoscritto sulle buone azioni inserito da Grossmann in Vita e destino, opera lasciata da un moribondo di Treblinka, non è per il bene, come purtroppo le utopie totalitarie hanno praticato, ma è fatta di buone azioni, senza pretesa di aspirare al Bene con la B maiuscola.
Don Lorenzo nel suo tempo individua nella formazione la chiave per affrontare seriamente le ingiustizie. Le 1000 parole dei padroni contro le 100 degli sfruttati.
Non credo che oggi le cose siano cambiate, salvo che oltre alle 1000 parole ci sono anche i 1000 algoritmi del padrone. Oggi una formazione che favorisca la giustizia dovrebbe puntare non solo a insegnare le 1000 parole, ma anche i 1000 algoritmi.
Chi conosce e/o può manipolare gli algoritmi, in una società altamente dematerializzata, come la nostra, comanda. E questo ben prima del tutt’altro che eclatante successo dei large language models di OpenAI.
In altre parole, oggi Don Lorenzo, in un luogo qualsiasi, senza orari, senza voti, ma a tempo pieno, con fermezza e disciplina, insegnerebbe anche molta matematica e pensiero computazionale.

News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori. Ho cinque lauree e attualmente sono dottorando in Filosofia presso l'Università di Granada. Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”. Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese. Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio. Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale. Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC). Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario. Membro del comitato di redazione della Rivista di filosofia e scienze umane "Le voci di Sophia". Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019). Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelBooks, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022; Frammenti di vita. Come un grido nella notte, Youcanprint Editore, 2023. Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio e molti altri. Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne.
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