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Ho sempre ritenuto necessario far cenno di un profilo di critica letteraria nel contesto dello studio di un autore; credo sia necessario far comprendere che il testo è qualcosa di vivo, pronto a risuonare, volare oltre le pagine del manuale e dell’analisi del testo già confezionata, seppure ben condotta. Conoscere le voci dei critici può aiutare a capire, a trovare sfumature e sollecitazioni, innescare un’ulteriore riflessione che parte da dentro verso fuori e non viceversa. Così, mentre leggiamo le ottave del primo canto dell’Orlando Furioso, vi suggerisco qualche brano di Momigliano, da questo saggio che accorda soavità e profondità psicologica nel guardare alle sfumature delle dinamiche d’amore tanto “antiche” da essere moderne e contemporanee. Tutto è fuga e desiderio, e perciò rimpianto, disperata corsa per raggiungere un fantasma fatto di carne e sangue. Angelica è tutta nel primo canto: spaventata, serena, scaltra e beffarda, lei che tutti ha in sdegno, ottiene dal mondo la resa opposta: tutti le sono ai piedi, incantati, quasi smagati dal mistero della carne che si fa sogno e vapore. All’ouverture di Angelica corrisponde il suono malinconico e già nervoso di Orlando. Pare di vedere in lei, reincarnato, il simulacro di Elena, immagine ideale e pertanto irraggiungibile, o la possibilità del femminino duplice, di essere “Afrodite e Nemesi”, come la pensò Kerenij.

News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori. Ho cinque lauree e attualmente sono dottorando in Filosofia presso l'Università di Granada. Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”. Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese. Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio. Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale. Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC). Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario. Membro del comitato di redazione della Rivista di filosofia e scienze umane "Le voci di Sophia". Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019). Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelBooks, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022; Frammenti di vita. Come un grido nella notte, Youcanprint Editore, 2023. Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio e molti altri. Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne.
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