LE SCHEGGE

LE SCHEGGE

Gennaio 18, 2024

Bret Easton Ellis (famoso per aver scritto American Psycho e Meno di Zero) non scriveva un romanzo a quanto pare da tredici anni. Ha lavorato a queste 740 pagine per tredici anni signori. Il narratore è Bret stesso. Ti sembra di entrare nella solita America degli anni ‘80, al liceo tra giovani viziati che tra una festa e l’altra scoprono la propria sessualità, le droghe e l’alcool. Già dalle prime pagine, però, Bret ci anticipa che quel 1981 sarà la fine di una vita apparentemente perfetta, per tutti gli studenti della Buckley. In classe arriva un nuovo studente, Robert Mallory, intelligente, bello, carismatico ed entra subito a far parte della cerchia ristretta degli amici di Bret. C’è qualcosa di torbido però che gira attorno alla vita di Robert, qualcosa che potrebbe addirittura nascondere un assassino seriale? Trovare risposta a questa domanda sarà l’ossessione principale di Bret. Mi fermo qui per non spoilerare oltre. Ellis (da quello che ho letto) prima di pubblicarlo aveva fatto un podcast in cui leggeva puntata dopo puntata “Le schegge”. In questo podcast aveva giurato che questo non fosse un romanzo, anzi che tutti gli avvenimenti fossero reali, fatti che lo avevano portato poi a scrivere il suo primo romanzo. Ma a quanto pare, l’inaffidabilità del narratore, è uno dei tratti distintivi di Ellis. Mi sono immerso in queste pagine senza riuscire a uscirne. Sognavo i protagonisti e le loro storie, ci rimanevo dentro con la testa anche una volta chiuso il libro. È ipnotizzante. Infatti qualcuno l’ha letto? Devo assolutamente parlarne! Ci sono dei punti narrativi che mi lasciano un po’ con il punto di domanda, come per esempio le descrizioni minuziose di tante scene spinte, ma è più una riflessione personale. Però, se ancora non l’avete fatto, compratelo, apritelo e fatemi sapere quando riemergerete.

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