I diari del libraio errante

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“Sono un libraio errante. Ho una bancarella di tre metri per tre, tre tavoli rivestiti da altrettante coperte di iuta, qualche vecchia cassetta della frutta e un piccolo tronco di quercia per rialzare un po’ di libri, poc’altro. Ma ciò che amo non è tanto vendere libri quanto cercarli, nelle case della gente o negli scatoloni fracassati lungo i tragitti dei traslochi. Trovare un libro, riconoscere un libro è come innamorarsi.” Pelle sopra carta, carta che ha il profumo del tempo e del silenzio. Un di pagine accarezza le dita, incanta gli occhi. È come possedere un impalpabile senso di stupore, come dire mi manchi alla polvere, ai ricordi. All’attesa di conoscere un’altra dimensione”.

Un libricino di poche pagine ma che contiene tanta vita, la dura vita di chi si sveglia all’alba per fare i mercati, le persone che incroceranno il loro banchetto, l’amore immenso per i libri considerati esseri viventi. La preoccupazione maggiore per il libraio non è venderli, i libri, ma essere certo che vadano in un posto dove saranno al sicuro. Qualche anno fa ogni secondo sabato del mese arrivava nel centro storico di Novara, una coppia di signori anziani con un furgoncino adibito a mercatino, e vendevano un sacco di libri usati. Erano carinissimi e molto gentili. Appuntamento al quale non potevo mancare. Si tornava sempre con il portafoglio vuoto ma i sacchetti e il cuore pieno. Per me non era semplicemente andare alla ricerca di libri, ma rivedere quei signori con i quali era arricchente e piacevole parlare di libri. Finché un giorno non mi hanno detto che di lì a poco sarebbero entrambi andati in pensione… ecco durante tutte le pagine lette di questo libro, davanti a me avevo costantemente l’immagine di quella coppia. Quando il ponte tra esseri umani sono le parole trascritte tra le pagine di carta, non possono che nascere rapporti sinceri.

News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori. Ho cinque lauree e attualmente sono dottorando in Filosofia presso l'Università di Granada. Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”. Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese. Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio. Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale. Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC). Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario. Membro del comitato di redazione della Rivista di filosofia e scienze umane "Le voci di Sophia". Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019). Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelBooks, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022; Frammenti di vita. Come un grido nella notte, Youcanprint Editore, 2023. Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio e molti altri. Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne.
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