I racconti di Renzo Maltoni mi hanno subito colpito per la varietà di vicende e personaggi presenti in ogni storia. Le situazioni sono costruite con eleganza linguistica e una consolidata capacità di utilizzo della tecnica narrativa in tutte le sue sfaccettature espressive. Ne deriva un discorso piacevolmente fluido alla lettura, che lascia intravedere in controluce un velo di ironia e continua sdrammatizzazione per gli eventi della vita, tristi, dolorosi o felici che siano.
L’autore non rinuncia mai all’utilizzo di una patina di fresca leggerezza espositiva e argomentativa: il narratore, spesso interno, intende farci capire che le nostre considerazioni cambiano a seconda del punto di vista da cui guardiamo ciò che accade e si sviluppa davanti agli occhi. Molte volte la realtà è diversa da come i nostri sensi la percepiscono. La verità non è mai solo una e definitiva. La quarta di copertina lo spiega molto bene: “Leggerete di lettere che vanno a vengono da un capo all’altro dell’Italia; di cabine telefoniche vandalizzate paragonate a celebrati monumenti; di amanti separati che comunicano facendo proprie le parole dei libri; di altri amanti separati dalle indicazioni del navigatore satellitare; di un sommelier divenuto astemio; di previsioni del tempo manipolate da un climatologo pazzo; […] di un mondo senza lettera “R”; dell’inventore del punto interrogativo; della fine dell’universo e di tante altre assurdità collegate tra loro da un sottile quanto pretestuoso filo di filosofia spicciola.”
I titoli delle tre sezioni fanno intravedere al lettore il significato del sottotitolo “Racconti più o meno filosofici”:
L’AMORE FEDELE E L’AMORE INCOMPRESO
LA CERTEZZA DEL DUBBIO
LE DUBBIE CERTEZZE
La lettura di questo libro permette di entrare dentro a storie divertenti e allo stesso tempo ricche di spunti filosofici che rimandano alle grandi domande dell’esistenza, offrendo, a chi è in grado di coglierla, una sana leggerezza rigenerativa per la mente.
Posted on : Giugno 6, 2024
By
Donatella Rabiti