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    Emilia Covini – Finalista Premio Nabokov 2024 – Narrativa Edita

    Maggio 7, 2025 by wp_1957106
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    Stefania Giammillaro – Premio Virginia Woolf – Premio Nabokov 2024

    Maggio 7, 2025 by wp_1957106
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    Ivana Librici, primo premio narrativa edita

    Maggio 7, 2025 by wp_1957106
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    Crisi di nervi, tre atti unici di Anton Checov

    Maggio 7, 2025 by Andrea Mauri
  • Sono profondamente allergico a film e telefilm, e mi trovo sempre spiazzato quando sento familiari e amici parlare di serie TV (che non conosco) e di attori (che spesso non ho mai sentito nominare e che, di sicuro, non sarei in grado di identificare in un ipotetico confronto all'americana). Riesco a intervenire nelle conversazioni solo quando le varie produzioni televisive sono tratte da libri che ho letto o che, in una maniera o nell'altra, conosco. È accaduto, di recente, con la serie dedicata al vicequestore Rocco Schiavone; personaggio in cui mi sono imbattuto sovente nelle antologie Sellerio dedicate a racconti gialli e noir. Ed è stata proprio una conversazione che aveva per tema il sanguigno vicequestore romano a farmi nascere il desiderio di leggere il romanzo breve che vedete in foto. Il mio giudizio? Mah, una lettura piacevole ma sicuramente non esaltante. Il breve romanzo distopico "Sull'orlo del precipizio" e i sette racconti grotteschi sul mondo editoriale contenuti in "Ogni riferimento è puramente casuale" mi avevano colpito molto di più. Salvo solo alcuni gustosi siparietti in romanesco fra Rocco e Brizio. Per il resto, concordo con la stragrande maggioranza dei lettori che cataloga questa avventura di Rocco Schiavone come un momento davvero trascurabile e poco ispirato della produzione letteraria di Antonio Manzini.
    Libri, recensioni, novità

    Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America?

    Maggio 5, 2025 by Davide Orlandi
  • Un romanzo di formazione che si è rivelato più struggente e drammatico del previsto. Il Bildungsroman non è il genere che prediligo - persino alcuni capolavori letterari come il "David Copperfield" di Dickens non sono riusciti ad accendermi -; quando però il focus è puntato su eventi agghiaccianti che accelerano la crescita, provocando la perdita di innocenza, allora anche il romanzo di formazione sa offrirmi gli stimoli giusti (mi vengono in mente, ad esempio, alcune opere di Ammaniti, "Acqua buia" di Lansdale, "Il corpo" di King, "L'ultima notte del carnevale estivo" del duo Morozzi/Alberti). "L'uomo nero e la bicicletta blu" è ambientato in un paesino della Romagna nel cuore degli anni '60. Il protagonista è un ragazzino poverissimo, animato da un obiettivo all'apparenza irraggiungibile: raggranellare abbastanza soldi per acquistare la bicicletta blu dei suoi sogni. Lungo il cammino incontrerà tuttavia ostacoli spaventosi e nemici formidabili... Scene drammatiche (a tratti strappalacrime) si alternano a momenti di irresistibile comicità che si irradia dai bozzetti di vita provinciale e dai tratti grotteschi dei personaggi. Consigliatissimo a chi ama l'alternanza fra registri diversi (comico e tragico si succedono di continuo) e a chi apprezza una narrazione in bilico tra realismo e dimensione favolistica.
    Libri, recensioni, novità

    L’UOMO NERO E LA BICICLETTA BLU

    Aprile 30, 2025 by Davide Orlandi
  • Per anni Tess Gerritsen è stata una delle mie scrittrici di thriller preferite. Ho semplicemente adorato i due libri dedicati alle prodezze del chirurgo e del suo emulatore (mi riferisco ai romanzi "Il chirurgo" e "Lezioni di m0rte") e ho avuto anche il piacere di incontrarla di persona e di intervistarla per Infinite storie/Il Libraio in occasione dell'uscita di "Sparizione", a mio avviso il suo romanzo migliore: un autentico capolavoro di suspense! Esistono solo due episodi della serie con la detective Jane Rizzoli e col medico legale Maura Isles che mi hanno lasciato perplesso e deluso: "Il sangue dell'altra" e, appunto, "Madame X, che ho finito ieri. La storia è costruita sulle prodezze criminali di un serial killer che "concia" le proprie vittime come mummie o come "idoli" di culti animisti di origine tribale. Anche se amo la cultura egizia e non sono immune al fascino di discipline quali l'archeologia e la paleontologia, mi è capitato raramente di imbattermi in romanzi capaci di rivisitare quei temi in modo stimolante e non pacchiano (uno di questi è "Maledizione" di Douglas Preston e Lincoln Child... consigliatissimo!) Purtroppo "Madame X" - il titolo è ricavato dal nome di una mummia, trovata nello scantinato di un museo - non è mai stato in grado di catturare la mia attenzione e solo nelle ultime cento pagine il duo Rizzoli/Isles ha saputo riscattarsi un po'. Certo, merita la sufficienza - la Gerritsen sa come raccontare una storia mozzafiato! - ma, conoscendone la bravura, mi attendevo decisamente di più. Spero che il prossimo libro della serie - "La Fenice rossa" (già sul comodino) - saprà regalarmi la consueta dose di brividi ed emozioni!
    Libri, recensioni, novità

    MADAME X

    Aprile 25, 2025 by Davide Orlandi
  • Libri, recensioni, novità

    L’AMORE FA LE FUSA (La storia di Fiocco e Fifì)

    Aprile 23, 2025 by Anna Ferriero
  • Questo romanzo - letto in pochi giorni e terminato ieri con somma soddisfazione - ha avuto il merito di riconciliarmi completamente con uno degli scrittori di thriller che più amo. Dopo la cocente delusione sperimentata per la trama surreale del «Gioco del suggeritore» (perfetto nelle prime cento pagine, quasi indigeribile nel prosieguo: il peggiore del buon Donato) e dopo l'irritazione provata per il finale della «Casa senza ricordi» (mille parentesi narrative aperte, nessuna chiusa), con «L'educazione delle farfalle» Carrisi è tornato ai livelli altissimi delle prove migliori. Lo colloco, senza esitazione, nella Top 5 dei suoi libri, assieme a «Il suggeritore», «L'ipotesi del male», «La ragazza nella nebbia» e «Io sono l'abisso». Anche se «L'educazione delle farfalle» contiene molti degli espedienti narrativi, delle atmosfere e dei temi cari al Nostro, ho trovato la sua scrittura e il modo stesso di narrare «diversi» e, per certi aspetti, più maturi. Oltre alla consueta discesa nelle tenebre - novello Caronte, Carrisi adora condurre i suoi lettori in luoghi oscuri e inesplorati - l'autore colora la sua prosa di accenti lirici e di elementi della tradizione favolistica e folclorica secondo una tecnica già adottata nella breve ma ispiratissima opera «La donna dei fiori di carta» (gioiello narrativo che consiglio ai lettori di ogni età). Siccome detesto gli spoiler e - da lettore curioso ed esigente - non apprezzo le recensioni che raccontano in modo particolareggiato la trama, mi limito a dire che «L'educazione delle farfalle» è la storia di una donna che vive un dramma (non vi rivelerò quale) che la cambierà per sempre. È stato per me deliziosamente sconcertante ed emotivamente appagante assistere alla sua metamorfosi e alle oscillazioni del suo io, lungo le 400 pagine e più della storia.
    Libri, recensioni, novità

    L’EDUCAZIONE DELLE FARFALLE

    Aprile 18, 2025 by Davide Orlandi
  • Libri, recensioni, novità

    CUORI BUCATI

    Aprile 17, 2025 by Anna Ferriero

Luca Di Bartolomeo finalista al Premio Nabokov 2018

Posted on : Aprile 1, 2019 By Prospektiva: laboratorio letterario tra festival e premi, tra inviti alla lettura e sentieri narrativi.
Premi letterari 

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dibartolomeo-premio-nabokov

Esordio del giovane poeta di Paestum, città greco-romana alle porte del parco nazionale del Cilento. All’ombra dei Templi e degli ulivi secolari della macchia mediterranea, un giovane liceale mette su carta le sue prime domande ma anche le sue visioni: “Poesie dell’immaturità” è frutto di una scrittura imaginifica e ricca di metafore, a volte anche simbolica ma sempre aperta, gentile e generosa nell’equilibrio, e di un linguaggio piano, plasmato dalla terra argillosa cilentana, lavorata con lacrime dai nonni contadini per costruire un futuro meno faticoso alle successive generazioni.
I temi della raccolta sono quelli più vicini alla terra e alle stelle: da un lato la nostalgia viscerale, “nostalgia di perfezione”, più condizione dell’essere che relativa contingenza, dall’altro i passaggi che dalla consapevolezza della caducità portano alla resa, alla ripresa e al coraggio.
L’immaturità del titolo di questa raccolta richiama sia la giovane età dell’autore (le poesie sono state scritte dal 2007 al 2018, tra i quindici e i venticinque anni) sia un augurio programmatico: che per se stessi non si possa mai dire di essere finalmente cresciuti, di essere arrivati alla verità, alla maturità. L’augurio è quello di restare “come rocce appese sul mare, immature per cadere”, solidificati da tutte le difficoltà, gli abbandoni, le necessità che un percorso di vita sincero ed empatico porta con sè.
Il volume edito lo scorso marzo 2018 dalla Gianni Petrizzo Editore è l’opera prima del poeta cilentano, ma è stato anticipato, nel corso degli anni, da numerosi riconoscimenti letterari e pubblicazione di inediti su riviste di poesia: attualmente Luca Di Bartolomeo vive a Messina e lavora come medico specializzando al policlinico universitario della città dello Stretto ed è giurato del premio Laurentum per la poesia, insieme a Davide Rondoni, Maurizio Cucchi, Paolo Lagazzi.
Prospektiva: laboratorio letterario tra festival e premi, tra inviti alla lettura e sentieri narrativi. News Reporter
Alberto Airoldi finalista al Premio Nabokov con il suo “Sugar Mountain”
“Echi da un destino sospeso” di Virginia Bernardi in finale al Premio Nabokov

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