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Il romanzo inedito “Data Transfer” di Andrea Di Massimo è arrivato tra i finalisti del Premio Nabokov 2018. Il libro è testo ambientato in un futuro neppure tanto remoto.

Anno 2073: nel mondo sviluppato un microchip impiantato nel cervello collega persone e cose fra loro in un’immensa rete, in quella che viene chiamata “connessione totale”. In un’imprecisata megalopoli degli Stati Uniti d’Europa, Erik Pedersen, scienziato ribelle, perfetto prototipo di “criminale digitale”, è riuscito per vent’anni a sfruttare questa tecnologia per i suoi scopi eversivi. Quando viene finalmente ucciso in uno scontro a fuoco con l’Europol, un’epidemia di follia criminale e suicida sembra diffondersi come un contagio tra i membri della divisione anticrimine della città. L’ispettore Ludwig Vandelli, freddo, schivo e solitario, in piena crisi esistenziale, si trova coinvolto nelle indagini, insidiose e oscure, che lo porteranno a confrontarsi con le ombre annidate in quella civiltà terminale come nel suo stesso animo.

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