“LA SPADA NELLA ROCCIA” e gli insegnamenti di Mago Merlino

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L’intero film potrebbe essere letto come il “romanzo di formazione” da parte di Mago Merlino, nei confronti di Semola, il giovane futuro sovrano d’Inghilterra.

L’incontro tra questi due personaggi -nonché protagonisti della vicenda- avviene in modo casuale, sebbene Merlino lo abbia predetto precedentemente. Il mago vive in un bosco e Semola cade dall’alto, sul tetto della sua dimora. Merlino si propone immediatamente come mentore del ragazzo in quanto coglie, in lui, un potenziale notevole. Tuttavia, deve necessariamente scontrarsi contro il padre adottivo dell’adolescente: una persona rozza, maleducata e negligente. Dopo essere stato ospitato da quest’ultimo, Merlino impartisce a Semola una serie di insegnamenti, tramutandolo in un pesce, in uno scoiattolo ed in un uccello, in modo che Semola cerchi di districarsi in situazioni avverse, avendo a che fare con individui non appartenenti alla specie umana.

Questo, fino all’incontro con la malvagia maga Magò, la quale vuole annientarlo, ma viene sconfitta da Merlino, in un ridicolo ma violento scontro con lui.

Ma vi è di più.

Merlino è già consapevole (nella misura in cui riesce a prefigurarla) della portata universale delle scoperte scientifiche che seguiranno il Medioevo: la teoria eliocentrica e alcune macchine, simili a quelle progettate da Leonardo da Vinci.

Vi sono più momenti potentemente comici: da quando Merlino sottopone ad un incantesimo la cucina del castello in cui Semola vive, a quando lo stesso intona la canzone “Hoketi poketi”. In tale situazione, la capacità straordinaria -che lo stregone detiene- di concentrare l’ambiente circostante in una sola valigia pare fare eco alla riduzione dall’“infinitamente grande” all’ “infinitamente piccolo”.

Semola viene convocato a Londra per fare da scudiero a Caio, suo fratello adottivo maggiore. Tuttavia, nel dimenticare la spada di quest’ultimo, estrae in modo del tutto inconsapevole la “spada nella roccia”. Viene seguito dai partecipanti del torneo, che assistono al prodigio e lo nominano re, inchinandosi a lui.

Merlino, che era precedentemente fuggito in un’isola tropicale per via di un diverbio con Semola, ritorna e ne celebra le gesta, predicendo il futuro: il ragazzo è Re Artù (insieme ai Cavalieri della “Tavola Rotonda”) e, su di lui, verranno narrate molte storie, miti e leggende.

In conclusione, ciò che risulta particolarmente significativo, in questo film, è il ruolo della formazione nella realtà dei giovani. Semola giunge al termine della vicenda, capace di dominare il regno -seppur su consiglio di Merlino- grazie al parere dello stregone. Essendo, l’ambientazione, medievale, è evidente che coloro che vivevano in quest’epoca si concentrassero notevolmente su tutti gli aspetti connessi alla pedagogia. Lo stesso Merlino accenna alle arti del “trivio” (grammatica, dialettica e retorica) e del “quadrivio” (aritmetica, geometria, astronomia e musica).

La formazione dell’individuo a 360 gradi caratterizza tale periodo storico, allo stesso modo in cui contraddistingue l’intero film, particolarmente adatto sia per un pubblico di adolescenti, sia di adulti, in ragione della sua valenza educativa.

Stefano Chiesa

Immagine: Copertina del DVD, Edizione Speciale 45o Anniversario, Walt Disney Studios Home Entertainment

Una scena particolarmente divertente (“Hoketi poketi”), tratta da Youtube/Canale “Alessio Parisini”:

News Reporter
Milano, 1990. Laureato magistrale e triennale in Filosofia ("Vita-Salute San Raffaele", 110/110, 2014) con un "Erasmus" di un anno presso l'Université "Paris 1/Panthéon-Sorbonne". Ho lavorato come articolista, content creator e intervistatore per "MilanoSud" (2021), "Melegnano Web TV" (2020/21) e "Aracne TV" (2020). Sono stato finalista premiato al premio "Nabokov" (dicembre 2021). Per ogni altra informazione (libri, critica musicale, conferenze tenute, riconoscimenti letterari), ecco il mio sito: "www.stefanochiesascrittore.it" Grazie :D
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