Premio Nabokov COOL GUYS – Narrativa per ragazzi

“Il mistero del cadavere senza testa” mi ha sorpreso per quanto sia riuscito a mescolare con naturalezza due mondi così distanti: l’investigativo anglosassone e l’atmosfera popolaresca dell’Italia ottocentesca. La scelta di ambientare la storia nella Bologna di fine ‘800, con le sue viuzze, osterie e personaggi disperati, dona al racconto un calore e un realismo che ti fanno sentire l’odore del fango e del vino. La figura di Lestrade, qui non più semplice comprimario di Holmes, ma protagonista tormentato e in fuga dai suoi fantasmi, è tratteggiata con una profondità inaspettata. Il suo rapporto con Emilio, un ragazzino di strada astuto e vulnerabile, diventa il vero motore emotivo della storia, molto più dell’enigma poliziesco in sé. Le loro interazioni sono così spontanee che a volte ti dimentichi di stare leggendo un giallo. La trama è solida, con colpi di scena ben costruiti, ma è la dimensione umana a lasciare il segno. Quella dei “Topi” non è solo un’ambientazione pittoresca, ma un affresco toccante di un’infanzia negata. Un libro che, al di là del mistero, parla di riscatto, solitudine e di come a volte siano proprio gli ultimi a vedere la verità che a tutti sfugge.
Luigi
