
L’amore è un sentimento innato negli esseri viventi, il più semplice da spiegare ma il più complesso da donare, condividere e mostrare.
Scrivere una storia per bambini non è per nulla facile, altrettanto non lo è attirarne un numero cospicuo. Una storia pensata per un pubblico specifico ha delle ragioni molto valide alla base e, secondo me, deve riuscire a sviluppare punti necessari da stimolarne la curiosità e di conseguenza la lettura: ne è di esempio questa storia dal titolo “L’amore fa le fusa” di Gabriella Picerno, psicologa, pedagogista e sessuologa fiorentina di origini calabresi che ne ricopre appieno queste caratteristiche.
Ci troviamo di fronte ad una piccola – magica opera d’arte, dove spicca l’alternanza tra scrittura e disegno (elementi che si stanno perdendo con l’invenzione dell’AI), dove i protagonisti sono due gattini Fiocco e Fifì. Fiocco vive con la sua padrona e tre amici Puk, Oscar e Lulù, con una caratteristica singolare: avere sentimenti e stato d’animo e condividere spazi speciali (il divano e le librerie). Il vento favorevole viene rappresentato dalla pioggia, la quale cade durante una normale e noiosa giornata. Fiocco conosce Fifì ed i suoi cuccioli. Fiocco è affezionato alla sua padrona che lascia soltanto per esplorare nuovi posti ma che ritorna sempre, perché ama mangiare e ricevere coccole. Durante l’avventura s’incontrano altri amici: un uccellino ed una gatta tigrata. La paura per il ritardo di Fiocco, il miagolio al rientro di uno dei genitori, il preparare il latte ed i croccantini in segno di premura, dormire toccando con una zampa la pancia di Fiocco… sono segnali, questi, di sentimenti spontanei e delicati.
“Del resto, l’innamoramento, come l’amore, portano con sé un numero elevato di emozioni interiori. Leggere insieme “L’Amore fa le fusa” aiuta a trovare le parole più comprensibili per spiegare anche un argomento così complicato. L’alternanza tra scrittura e disegno aiuta a far comprendere meglio ai bambini cosa significhi avere cura ed attenzione per l’altro, perché amare significa RENDERE FELICE COLUI/COLEI che ci sta a cuore. (Pag. 54)
Dalla collana “Il filo di Arianna” della casa editrice GD Edizioni (Sarzana), con le meravigliose illustrazioni realizzate interamente a mano da Cristina Desideri, un viaggio dell’amore nell’amore impartito dalla purezza e dalla spontaneità rappresentate dai gatti, dove il filo di Arianna è l’esplorazione e dopo la pioggia che suscita tenerezza e affetto nel proteggere il prossimo.
Una storia che si sviluppa su uno dei miti più belli della cultura Occidentale, appunto IL FILO DI ARIANNA perché, come ci insegna lo scrittore britannico Chesterton: “Le fiabe non insegnano ai bambini l’inesistenza dei draghi, ma in che modo poterli sconfiggere”.
Questa storia ha ricevuto già due traduzioni in due lingue europee, in polacco da parte di Izabella Teresa Kosta, poetessa polacca e giornalista freelance (Inspiracje edizioni), e in turco da Anna Ferriero, poetessa internazionale e titolo ad honorem 2020 (Baygenç Yayıncılık Edizioni).
