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Un maniero sperduto nelle montagne che incombono su Città del Messico. Una lettera allarmante in cui la cugina della protagonista le chiede di aiutarla. Ha appena sposato un inglese con una famiglia estremamente inquietante e rigida e pensa che qualcosa di terribile le stia per succedere.
Le premesse del libro sono estremamente accattivanti, la protagonista interessante e la casa infestata è da sempre il mio topos letterario preferito. Qualcosa mi ha sicuramente fatto storcere il naso e forse la risoluzione della trama non mi ha entusiasmato.
Di per sé, gli elementi di Mexican Gothic più riusciti sono quelli che meno sono centrali alla trama, forse sono più nascosti. La critica al colonialismo dei bianchi europei che per profitto sfruttano le persone e le risorse di un luogo considerato alla loro mercé solo perché ritenuto inferiore. Personaggi detestabili (forse poco caratterizzati) che in nome di una presunta superiorità etnica e di classe spadroneggiano su tutto e tutti. Un maschilismo neanche troppo velato verso la protagonista che, da donna giovane negli anni ‘50, vuole divertirsi e soprattutto cerca di imporsi in un mondo rarefatto, troppo vecchio.
Consigliato a chi piace il body horror, visto che l’elemento orrorifico è principalmente di questo tipo e a chi vuole leggere una narrazione un po’ meno standard rispetto alla classica storia ‘’di fantasmi’’.  
Seppur quindi non un capolavoro, intrattiene e accenna a nuove tematiche che sicuramente il genere dovrà affrontare prima o poi.

News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori. Ho cinque lauree e attualmente sono dottorando in Filosofia presso l'Università di Granada. Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”. Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese. Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio. Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale. Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC). Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario. Membro del comitato di redazione della Rivista di filosofia e scienze umane "Le voci di Sophia". Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019). Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelBooks, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022; Frammenti di vita. Come un grido nella notte, Youcanprint Editore, 2023. Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio e molti altri. Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne.
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