
“Aspetta,
che appoggio le mie
emozioni
sul foglio,
così possiamo tornare a
vivere il mondo.”
Questi versi compongono la poesia dal titolo “Aspettami”, contenuta nell’ultima raccolta poetica di Angela Albonetti, e “bucano” letteralmente l’anima di chi li legge, dicendo, nella loro limpida verità, più di tante parole piene di retorica.
Albonetti è una giovane poeta (preferisco usare questo sostantivo anche per il genere femminile) romagnola, che vive nello storico e suggestivo borgo di Brisighella, in provincia di Ravenna. “Distinguere le anime” è la sua ultima silloge poetica, pubblicata nel mese di aprile 2025 dalla Casa Editrice Tempo al Libro di Faenza.
Ogni poesia di questa raccolta è un piccolo scrigno che apre a una visione del mondo fatta di luce, armonia, bellezza, termini inscindibili dal significato della parola Arte. Albonetti riesce a trasmettere una grande “forza poetica”, che coinvolge e porta il lettore a vivere pienamente le immagini che emergono dai suoi componimenti, come si evince dai versi di “L’anima della speranza”:
“Ti guardi indietro,
la tua vita racchiusa in quelle mura
e non resta più niente.
Non resta che ricominciare da capo
ancora e ancora.
Ci vuole la forza dell’acqua,
ma l’anima della speranza.”
L’amore naturale tra due giovani è raffigurato nella dolce e forte fragilità di un fiorellino di campo, chiamato comunemente “non ti scordar di me”. Nella poesia intitolata “Myosotis”(a Serena e Demetrio) Albonetti ha dato vita a versi di un’estrema potenza evocativa, come si legge nella parte finale:
“E gli occhi brillano
e le mani tremano
e le persone restano mute
perché solo i poeti
possano musicare tanta
sacralità dell’anima.”
Poesia e musica, un connubio ancestrale che ha generato la Letteratura fin dall’antichità, quando ancora i versi non erano scritti e venivano cantati dalle voci degli aedi erranti tra le poleis greche. E solo le anime più sensibili, “sacre” e in grado di assumere un atteggiamento di ascolto sincero, sanno cogliere la Bellezza della Poesia. Questa silloge di Albonetti ce lo fa capire chiaramente.
Le illustrazioni di Daniella Bellardi donano alla raccolta suggestive immagini evocative che ne completano il significato più profondo e autentico.