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CONVIENE BIOLOGICAMENTE PERCEPIRE L’AMBIENTE IN MODO ACCURATO?


Secondo questo libro di Hoffman, no, poiché l’organismo che si attarda a raccogliere informazioni sull’ambiente viene superato da quello che insegue solo la sua fitness.
Questo argomento è sbagliato, per un motivo molto semplice: l’ambiente cambia. Perciò l’organismo che in un ambiente statico avrebbe perso tempo a capire dove si trova, di fatto quelle informazioni le usa per adattarsi alle nuove situazioni. Non solo, alcuni organismi, come le persone, l’ambiente addirittura lo modificano, per adattarsi meglio. Salvo poi modificarlo troppo causando la propria estinzione.
Per comprendere bene questa situazione, si devono introdurre diverse nozioni: la quantità di una o più risorse presenti nell’ambiente A, B…; l’utilità oggettiva che queste risorse hanno per un certo organismo U (A, B,…); la quantità di informazione misurata in bit N che quell’organismo è in grado di prendere dall’ambiente. Come l’organismo usa l’informazione? Cioè cerca di stabilire quanta A e quanta B, ecc. ci sia e non riesce a rappresentarsi bene U, oppure è bravo a calcolare U, ma solo se A, B… sono costanti? Nel primo caso quell’organismo usa una strategia percettiva realista, nel secondo, invece, una strategia idealista.
Se l’ambiente fosse statico, vincerebbe l’organismo idealista, ma visto che l’ambiente cambia, di fatto ha vinto l’organismo realista!

News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori. Ho cinque lauree e attualmente sono dottorando in Filosofia presso l'Università di Granada. Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”. Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese. Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio. Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale. Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC). Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario. Membro del comitato di redazione della Rivista di filosofia e scienze umane "Le voci di Sophia". Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019). Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelBooks, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022; Frammenti di vita. Come un grido nella notte, Youcanprint Editore, 2023. Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio e molti altri. Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne.
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