Sharing is caring!

LE TRE RAGIONI PER STUDIARE STORIA DELLA FILOSOFIA


In Italia ci sono quasi 1000 studiosi all’università inquadrati come filosofi. Di questi più di 200 sono nominalmente storici della filosofia e di tutti gli altri, non più di 200 sono filosofi. Molti, infatti, fanno storia della filosofia con altri mezzi, come insegnarono i sempreverdi Croce e Gentile!
Dunque l’80% dei filosofi in un modo o nell’altro sono storici della filosofia. Decisamente una percentuale sproporzionata, rispetto al ruolo importante, ma non così totalizzante, che ha la storia della filosofia fra i saperi contemporanei.
Detta questa cattiveria, veniamo alla parte buona.
Ho sempre pensato che la storia della filosofia abbia due principali funzioni, cioè quella storica, di raccontarci il nostro passato e quella teorica di fornirci un immenso arsenale di argomenti su cui meditare.
In realtà ne ha anche una terza, sottile, ma importante.
Noi tendiamo a dare per scontate certe tesi molto generali, che definiscono oggi la nostra identità di filosofi. In realtà una ricognizione storica di come queste tesi si sono imposte nei secoli e nei millenni ci aiuta a riformularle e modificarle in modo più adeguato.
Faccio un esempio: lo scetticismo.
Questo straordinario libro di Popkin non solo ci ha raccontato qualcosa che non sapevamo sul ‘500 e il ‘600, non solo ha riscoperto interessanti pratiche argomentative, ma ci ha spiegato che alla base della scienza moderna, così come è stata pensata da Bacone a Galilei, c’è una componente scettica, che l’illuminismo, il positivismo e il neopositivismo hanno provato a obliterare, ma che invece non va assolutamente dimenticata.

News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori. Ho cinque lauree e attualmente sono dottorando in Filosofia presso l'Università di Granada. Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”. Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese. Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio. Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale. Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC). Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario. Membro del comitato di redazione della Rivista di filosofia e scienze umane "Le voci di Sophia". Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019). Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelBooks, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022; Frammenti di vita. Come un grido nella notte, Youcanprint Editore, 2023. Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio e molti altri. Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne.
Follow by Email
Instagram