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FEMMINA SONO…


Perché me lo chiedi?
Sì… bene, femmina sono
perché posso con le mie labbra truccate
muovere il suolo che pesti…
riempire di fiori le tue pozzanghere
spezzare la mente del più maschio.
Femmina sono perchè mi alzo all’alba
prima che il sole si accanisca
contro le mie spalle
porto ai miei mocciosi
alla semina del padrone…
Femmina sono perché partorisco in una branda,
nel fiume stesso dei figli mal partoriti
che un giorno se ne sono andati
per non ritornare più.
Femmina sono… madre di coraggio…
padre per un uomo codardo
che ha mentito alla mia ignoranza,
dicendo che il mio Monte di Venere era il suo paradiso
(io illusa gli ho creduto)
Femmina sono perchè un giorno
in una guerra lontana
senza ripensamenti ho donato i miei gioielli,
ho rammendato i vestiti dei miei soldati,
ho lanciato acqua bollente da un terrazzo.
Femmina sono perchè mi hanno strappato
il mio bambino… il mio adolescente
per una guerra che non me li ha riportati indietro.
Femmina sono perchè per le mie vene scorre
quella voglia di strappare le viscere
il cuore di quell’uomo
che ha alzato contro di me la mano
perché mai ritorni a farlo …
Femmina sono perchè lotto
fianco a fianco con l’uomo che amo…
costruendo dal luogo
che mi appartiene… pulendo la casa…
mandando i figli a scuola…
sentendo l’aroma della stanchezza…
cercando un attimo di tranquillità.
Son ben femmina… non so dire al mio uomo
che arrivo troppo stanca al letto,
divento una leonessa
perchè nell’amore si deve anche dimostrare forza.
Femmina sono perchè svesto
il mio corpo sotto la pioggia forte,
per pulire le impurità
del mio proprio inganno… dello scorretto…
cattivo amante… donna infedele.
Femmina sono, perchè me lo chiede?
perchè porto la minigonna,
pantaloni attillati,
provocazioni di labbra…
Allora io le chiedo:

Perchè ha tanta paura di questa boccuccia truccata…
delle labbra colore porpora… di un corpo vissuto,
che solo una donna argentina…
ben femmina può possedere?

HEMBRA SOY…

¿Por qué me lo preguntas?
Sí… bien hembra soy
porque puedo con mis labios pintados
mover el suelo que pisas…
llenar de flores tus pantanos
quebrar la mente del más macho.
Hembra soy porque me levanto
de madrugada antes que el sol
se ensañe con mis espaldas
que llevarán a mis guríes
a la siembra de mi amo…
Hembra soy por parir en un catre,
en el río mismo los hijos mal paridos
que un día se fueron para no volver.
Hembra soy… madre de coraje…
padre por un hombre cobarde
que mintió en mi ignorancia,
que mi Monte de Venus era su paraíso
(yo ilusa le creí)
Hembra soy porque un día
en una guerra lejana
sin miramientos doné mis joyas,
zurcí la ropa de mis soldados,
arrojé agua hervida desde un balcón.
Hembra soy porque me arrancaron
a mi niño… a mi adolescente
para una guerra que no me lo devolvió.
Hembra soy porque por mis venas corren
esas ganas de arrancar de cuajo
el corazón de ese hombre
que me levantó la mano
para nunca más volverlo a hacer…
Hembra soy porque lucho
lado a lado con el hombre que amo…
construyendo desde el lugar
que me toca… limpiando la casa…
mandando los hijos a la escuela…
sintiendo el aroma del cansancio…
buscando por un rato tranquilidad.
Soy bien hembra… no sé decirle a mi hombre
que llego cansada a la cama,
me convierto en leona
porque en el amor también se debe poder.
Hembra soy porque desnudo
mi cuerpo bajo la lluvia fuerte,
limpiando lo impuro
de mi propio engaño… de lo indebido…
mal amante… mujer infiel.
Hembra soy ¿Por qué me lo preguntas?
porque uso faldas cortas,
pantalones ajustados,
provocaciones de labios…
Entonces yo le pregunto:

¿Tanto miedo le tiene a una boquita pintada…
a unos labios carmesí… a un cuerpo con historia,
que sólo una mujer argentina…
bien hembra lo puede tener?

La poetica di Gladys Vega Herrera dà voce all’universo femminile e si prefigge un compito alto: il compito della denuncia, il compito di mettere in evidenza la rilevanza sociale della donna, la sua forza.
La poetessa sorprende i lettori con l’intensità delle sue parole, a volte crude ma così genuine e vere. Le sue parole rappresentano una lotta, una voce che, unite ad altre voci può promuovere un cambio sociale.
Rappresentano un canto di ribellione all’autorità maschile.
Questi versi parlano della donna ingannata, manipolata, della sua forza nel diventare madre e padre, oltre ad avere un ruolo sociale attivo.
Questa poesia vuole sfatare i luoghi comuni dei pregiudizi; le parole usate sono come un coltello, cercano di rompere i ruoli sociali del maschio padrone, estirpare la società patriarcale, in modo seppur pacifico audace.
Inoltre, questa poesia mette in evidenza l’amore sano, l’emancipazione femminile, rivendicando attraverso una esposizione viva e chiara la libertà della donna.
La poetessa Gladys restituisce ai lettori il senso intimo e autentico di un percorso di liberazione, e offre a tutti un patto di giustizia, che rimane impresso nella memoria.

Traduzione e critica poetica di Yuleisy Cruz Lezcano

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