Hercules e “la forza del cuore”: Recensione film Disney

Hercules e “la forza del cuore”: Recensione film Disney

Agosto 14, 2022

Un capolavoro, nonostante molte inesattezze “storiche” e mitologiche (nomi di dei attribuiti in modo errato). La voce “fuori campo” della scena iniziale assolve all’importante funzione di prologo. Si vedono diverse statue greche di illustri eroi del mondo mitologico, e vengono invocate le…

“La bella e la bestia” e l’inganno delle apparenze: Recensione critica

“La bella e la bestia” e l’inganno delle apparenze: Recensione critica

Agosto 12, 2022

Parafrasando quello che viene detto nell’Introduzione del cartone “Disney”… Una musica perturbante, in tonalità minore, fa da sottofondo all’apparizione di un castello illuminato da una luce non del tutto rasserenante. La voce fuori campo inizia la narrazione affermando: “Tanto tempo fa, in…

Preludio a … del domani c’è certezza

Preludio a … del domani c’è certezza

Agosto 10, 2022

“Quelle conclusioni che per me rappresentano la fine di un percorso, durato troppi anni, e condizionato da troppe variabili che io, nostalgico, dalla memoria di ferro, ricordo tutte in ordine. O quasi”.

“Preludio a… del domani c’è certezza” , un racconto scritto proprio nel pieno lockdown del 2020, quando in tutta Italia regnava quel silenzio assordante. Un ragazzo della mia età racconta i suoi timori e le sue speranze per il futuro. Una narrazione di quattro momenti e attese importanti, come la chiusura del proprio percorso di studi, dopo tanto impegno e tanta attesa, l’arrendersi al dovere concludere davanti a un computer e lontano dalle persone con le quali avrebbe voluto condividerlo.
Un racconto che riguarda tutti quelli che stanno ancora guardando il futuro con positività dopo tre anni in sospensione.

LUCE D’ESTATE ed è subito notte

LUCE D’ESTATE ed è subito notte

Agosto 5, 2022

“A volte nei posti piccoli la vita diventa più grande, a volte la lontananza del rumore del mondo ci apre al richiamo del cuore, dei sensi, dei sogni.” È questo sentire intenso che esplode nelle vite di un paesino di quattrocento anime della campagna islandese dove le giornate infinite dell’estate e le notti eterne dell’inverno influenzano queste vite.
La storia inizia dal direttore del Maglificio, che per decifrare una frase che ha visto in sogno viene conquistato dal latino e dall’astronomia fino a lasciare tutto quello che faceva parte della sua vita per scoprire i segreti dell’universo. La postina, curiosa delle vite e storie altrui che legge ogni lettera per poi renderle note a tutti. L’avvocato che “crede che il mondo si regge sul calcolo ma poi scopre che non può contare i pesci nel mare né le sue lacrime”.
Ogni percorso dell’animo umano pare trovare posto in un insieme di storie che va dai sentimenti più torbidi a quelli più puri.
Stefànsoon cerca una risposta alla domanda più gettonata dal genere umano: perché viviamo?
In un caldo torrido come quello che stiamo vivendo in questi giorni, immergermi nella realtà islandese è stato “rinfrescante”.
Un ritmo lento, malinconico ma che ti attrae e trasporta in quel paesino. Non mi capitava da un po’ di leggere con la matita in mano. Stefansson nasce come poeta, e da alcune riflessioni che si trovano nel libro, questo suo lato poetico esce completamente.

INTERVISTA A MARCELLA FORANNA: mezzosoprano, cantante jazz e attrice

INTERVISTA A MARCELLA FORANNA: mezzosoprano, cantante jazz e attrice

Agosto 5, 2022

– Come giustifichi, in seno alla tua arte, la coesistenza tra più generi musicali? Parecchi anni fa, era più difficile connettere diversi generi musicali. In seguito, ho compreso che è una grande ricchezza. La parte interpretativa, per chi canta o recita, ha…

INTERVISTA A ROBERTO CARACCI, LETTERATO E FILOSOFO: Il romanzo “Le crepe del Paradiso”

INTERVISTA A ROBERTO CARACCI, LETTERATO E FILOSOFO: Il romanzo “Le crepe del Paradiso”

Agosto 1, 2022

Parlaci del tuo ultimo romanzo, “Le crepe del Paradiso”. Quando e in quali circostanze ti è venuta in mente l’idea di concepire questo scritto? La mia opera letteraria è legata a particolari tematiche esistenziali: vita, tempo, essere, fine e senso. Dopo circa una…

LA PICCOLA CONFORMISTA

LA PICCOLA CONFORMISTA

Luglio 31, 2022

“Sono nata da destra, in una famiglia di sinistra […], il giorno di Natale per la disperazione di quell’atea di mia madre – che non mi aspettava così presto – e di quell’ebreo di mio padre.”

La piccola conformista, La petite conformiste in originale, è affidata alla voce narrante della protagonista, Esther Dahan, la quale racconta le vicende della sua famiglia in modo tagliente, comico e senza filtri. Esther è una bambina che si sente “di destra” trovandosi a crescere in una famiglia di sinistra negli anni Settanta a Marsiglia.
Sogna l’ordine, il rispetto delle regole, una vita inquadrata e Cattolica, addirittura da spingerla a volere il battesimo.
Esther racconta di sua madre Elisabeth, anticapitalista, preoccupata per questa bambina così conservatrice, che da quando aveva 15 giorni si addormenta alle otto in punto, che ha sempre rifiutato le discoteche dove vanno i genitori, i pantaloni a zampa d’elefante e non rompe mai nulla, così preoccupata dal volerla portare da uno psichiatra infantile; Esther racconta del padre, Patrick, un personaggio strano, tanto da far prendere in considerazione alla figlia il parricidio. Un uomo ossessivo, con le sue liste delle cose da fare declamate a versi, la mania per l’ordine e la pulizia , la costante paura di nuovi rastrellamenti nazisti degli ebrei e l’ipocondria che lo porta a inscenare continuamente la propria morte.
Una saga familiare che pare divertente, ma con un retro gusto amaro.
Di questo romanzo mi ha incuriosito fin da subito il titolo, e poi la trama mi ha fatto riflettere su quanti ragazzi della mia generazione sono cresciuti sviluppando dentro di se convinzioni esattamente opposte a quelle della famiglia originaria pur di prenderne le distanze, e che probabilmente io in qualche modo sono uno di questi. Mi è piaciuto molto anche il modo di raccontare, scorrevole e ironico, ma che fa percepire subito il disagio che si cela dietro queste ossessioni e manie.

IL MOSTRUOSO FEMMINILE

IL MOSTRUOSO FEMMINILE

Luglio 27, 2022

“Per ogni femme fatale immaginaria che usa la propria sessualità come un’arma per la distruzione dei maschi, c’è una donna reale che è stata stuprata da un ragazzo o palpeggiata dal proprio capo; per ogni ninfa crudele che affoga il proprio amante o sirena ammaliatrice che lo induce a schiantarsi contro le rocce, c’è una donna la cui esistenza è stata bloccata, limitata o conclusa da un uomo. È facile pensare di essere la sirena, identificarsi con la sposa fatata che può proibire agli uomini di toccarla o guardarla e dimenticare la sposa umana, brutalizzata, torturata e bruciata per aver mostrato un inaccettabile bagliore di autonomia. Ma è più probabile essere la regola che l’eccezione. “

Un saggio sulla natura selvaggia della femminilità che viaggia tra mito, letteratura, cronaca nera e cinema horror, mostrando la paura che il patriarcato nutre da sempre nei confronti delle donne. Diviso in tre parti, come i tre ruoli della donna all’interno di una società patriarcale (figlia, moglie e madre) l’autrice compie un’indagine profonda sulla misoginia nella cultura popolare.
Nei secoli gli uomini hanno ottenuto il pieno controllo delle donne attraverso una serie di meccanismi (apparentemente naturali) come il matrimonio e il riconoscimento della riproduzione come scopo essenziale del corpo femminile. Dalla vulnerabilità delle donne nasce la paura di essere violate, molestate, picchiate o uccise e proprio attraverso questo terrore hanno reso il patriarcato invincibile. In questo saggio sono raccolte storie di donne realmente esistite, definite mostruose e storie dei mostri più significativi del mito, della letteratura e del cinema.
La disamina che emerge da questo libro è molto profonda ed eleva il potere femminile smontando i racconti atti a celarlo e contenerlo.
“Il fuoco che arse le streghe sarà il faro sul nostro cammino. Il potere ci attende al di là del mondo degli uomini, nelle distese proibite. Fate un passo e reclamatelo. Fate un passo nella femminile e illimitata oscurità.”

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