MIDNIGHT IN PARIS: Un “viaggio” nella Parigi degli Anni Venti – Recensione

MIDNIGHT IN PARIS: Un “viaggio” nella Parigi degli Anni Venti – Recensione

Agosto 22, 2022

2010. Protagonista della vicenda è l’americano Gilles Pender, che sta trascorrendo un viaggio amoroso con Inès, sua futura moglie, a Parigi. Gilles è uno sceneggiatore di successo e scrittore esordiente di un romanzo non ancora pubblicato. Parigi suscita, in lui, sensazioni di…

“A BEAUTIFUL MIND”: Tra amore, genio e follia- Recensione

“A BEAUTIFUL MIND”: Tra amore, genio e follia- Recensione

Agosto 20, 2022

Il titolo si riferisce alla mente brillante di John Nash (1928-2015), realmente esistito, nonché Premio Nobel per l’Economia (1994). All’inizio del film, il protagonista John è stato ammesso alla prestigiosa Università di Princeton, dove confluiscono gli scienziati più rilevanti dell’immediato secondo dopoguerra….

SE FOSSE TUO FIGLIO

SE FOSSE TUO FIGLIO

Agosto 20, 2022

Solitamente quando finisco un libro, mi piace trascrivere le ultime righe lette, che racchiudono più o meno il significato di tutto il libro. Questa volta voglio e devo trascrivere il pezzo più importante di questo libro, il motivo per il quale è stato scritto:
“Quattro mesi dopo, vi porgo quella che sento essere la nostra unica, la nostra migliore possibilità di cambiare il sistema degli hotspot in Europa. Il sistema è disumano, agghiacciante, ma soprattutto è illegale, e per questo si può e si deve cambiare. Possiamo fermare la ruota- anzi, possiamo spezzarla. Possiamo costruire un nuovo sistema migliore.
Qui, ora vi lancio l’appello più importante della mia vita. Condividete questo libro il più possibile: acquistatelo, regalatelo, prestatevelo, non importano le copie vendute, importa che la verità arrivi davanti agli occhi della gente d’Europa, così da costringere i potenti a fare finalmente giustizia. Il nostro libro, e le storie dei nostri bambini, e i nomi degli innominabili hanno un enorme potenziale di cambiamento, ma solo con il vostro aiuto brandiremo quest’arma a difesa di chi soffre. Da solo io non posso nulla ma insieme possiamo tanto. In più il ricavato del nostro libro costruirà una seconda Mazì per aiutare sempre più bambini bisognosi. Aprendo una scuola in Turchia restituiremo la speranza ai minori senza futuro, quelli che non possono nemmeno permettersi di venire in Europa, salvandoli dalle grinfie dell’hotspot. Non chiediamo lacrime. Non vogliamo soldi. Desideriamo solo che la vostra voce si unisca alla nostra: se diventiamo uno ce la faremo. Lo faccio per te, Hammudi, perché in questo mondo di grande dolore e di straripante speranza, ogni bambino è figlio mio. Ogni bambino è figlio di tutti noi. E noi ci battiamo per tutti voi, Mays, Hesther, Soran, Omar e gli altri Dreamers e Achievers. Voi ci avete insegnato che, oltre la notte più scura, ci aspetta sempre una nuova alba. Voi di cui abbiamo perso le tracce. Voi che vivrete per sempre in ogni frammento del nostro cuore orgoglioso.”
È la storia di un ragazzo di Cremona, che dedica la sua vita a questi ragazzi in un hotspot in Grecia, Samos Volunteers. È un libro di speranza, di amore nei confronti di ogni bambino che arriva in questo campo profughi. È un libro denuncia, di un sistema che non funziona, di un’Europa che si volta dall’altra parte, di diritti violati, di famiglie spezzate, e vite abbandonate.

L’ESTATE CHE SCIOLSE OGNI COSA

L’ESTATE CHE SCIOLSE OGNI COSA

Agosto 15, 2022

Il 1984 fu un anno che seppe come farsi ricordare. La Apple lanciò il Macintosh per il mercato di massa, due astronauti passeggiarono tra le stelle, Marvin Gaye, che cantava quanto sia dolce essere amati, venne ucciso da suo padre con un proiettile dritto al cuore. Nel maggio di quell’anno un gruppo di scienziati annunciò di avere isolato e identificato un retrovirus che avrebbe preso il nome di HIV. Dichiararono l’HIV responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita. L’AIDS, come dicono gli incubi. Il 1984 fu un anno di notizie da prima pagina.
È così che comincia “l’estate che sciolse ogni cosa” prima di accompagnarci all’interno di una storia cruda.
Cruda perché i temi affrontati (razzismo, omosessualità, paura, qualsiasi forma essa prenda) sembrano tratte dai nostri giorni, sbattendoti in faccia quella che poi è l’unica verità: l’unica cosa che non ha progredito dal 1984 ad oggi è la nostra immensa ignoranza e paura nei confronti di quello che esce fuori dal nostro “ordinario”. Troviamo riflessioni, tra queste pagine che creano un solco dentro, ma
sono terribilmente attuali, storie come quella di George Floyd dovrebbero dirci qualcosa.
Il discorso tenuto dal padre, davanti alla giuria, fa male, per quanto ricordi le prime pagine dei giornali ai giorni nostri: “Da principio le sue idee caddero dalla sua bocca sterili e innocue come ossa senza vita ma poi, pian piano, si trasformarono nei dinosauri che avevano preceduto i fossili. A quelle ossa venne soffiata dentro nuova vitalità, nuova forma. E scopo. Lo scopo di orchestrare il panico attraverso un coro di paura. Paura di un ragazzo dalla pelle scura. Paura del diavolo nella pelle di un ragazzo. Greyson Elohim recitò nelle loro orecchie quella paura, paura, paura, paura, come uno stornello, costringendoli a deporre la propria ragione tra spine travestite da rose… stiamo parlando del 1984. L’anno in cui, disse George Orwell, saremmo stati convinti a credere che due più due fa cinque. La sua storia ci ha dimostrato che si può controllare la mente. Questa gente ha dimostrato che la realtà non è molto diversa.”
Un capolavoro assolutamente da leggere.

Hercules e “la forza del cuore”: Recensione film Disney

Hercules e “la forza del cuore”: Recensione film Disney

Agosto 14, 2022

Un capolavoro, nonostante molte inesattezze “storiche” e mitologiche (nomi di dei attribuiti in modo errato). La voce “fuori campo” della scena iniziale assolve all’importante funzione di prologo. Si vedono diverse statue greche di illustri eroi del mondo mitologico, e vengono invocate le…

“La bella e la bestia” e l’inganno delle apparenze: Recensione critica

“La bella e la bestia” e l’inganno delle apparenze: Recensione critica

Agosto 12, 2022

Parafrasando quello che viene detto nell’Introduzione del cartone “Disney”… Una musica perturbante, in tonalità minore, fa da sottofondo all’apparizione di un castello illuminato da una luce non del tutto rasserenante. La voce fuori campo inizia la narrazione affermando: “Tanto tempo fa, in…

Preludio a … del domani c’è certezza

Preludio a … del domani c’è certezza

Agosto 10, 2022

“Quelle conclusioni che per me rappresentano la fine di un percorso, durato troppi anni, e condizionato da troppe variabili che io, nostalgico, dalla memoria di ferro, ricordo tutte in ordine. O quasi”.

“Preludio a… del domani c’è certezza” , un racconto scritto proprio nel pieno lockdown del 2020, quando in tutta Italia regnava quel silenzio assordante. Un ragazzo della mia età racconta i suoi timori e le sue speranze per il futuro. Una narrazione di quattro momenti e attese importanti, come la chiusura del proprio percorso di studi, dopo tanto impegno e tanta attesa, l’arrendersi al dovere concludere davanti a un computer e lontano dalle persone con le quali avrebbe voluto condividerlo.
Un racconto che riguarda tutti quelli che stanno ancora guardando il futuro con positività dopo tre anni in sospensione.

LUCE D’ESTATE ed è subito notte

LUCE D’ESTATE ed è subito notte

Agosto 5, 2022

“A volte nei posti piccoli la vita diventa più grande, a volte la lontananza del rumore del mondo ci apre al richiamo del cuore, dei sensi, dei sogni.” È questo sentire intenso che esplode nelle vite di un paesino di quattrocento anime della campagna islandese dove le giornate infinite dell’estate e le notti eterne dell’inverno influenzano queste vite.
La storia inizia dal direttore del Maglificio, che per decifrare una frase che ha visto in sogno viene conquistato dal latino e dall’astronomia fino a lasciare tutto quello che faceva parte della sua vita per scoprire i segreti dell’universo. La postina, curiosa delle vite e storie altrui che legge ogni lettera per poi renderle note a tutti. L’avvocato che “crede che il mondo si regge sul calcolo ma poi scopre che non può contare i pesci nel mare né le sue lacrime”.
Ogni percorso dell’animo umano pare trovare posto in un insieme di storie che va dai sentimenti più torbidi a quelli più puri.
Stefànsoon cerca una risposta alla domanda più gettonata dal genere umano: perché viviamo?
In un caldo torrido come quello che stiamo vivendo in questi giorni, immergermi nella realtà islandese è stato “rinfrescante”.
Un ritmo lento, malinconico ma che ti attrae e trasporta in quel paesino. Non mi capitava da un po’ di leggere con la matita in mano. Stefansson nasce come poeta, e da alcune riflessioni che si trovano nel libro, questo suo lato poetico esce completamente.

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