Premio Speciale LUCREZIO alla xx° edizione del Nabokov 2024.

Con La gioia delle incompiute, Rita Greco ci accompagna dentro un viaggio poetico fatto di fragilità, attese e piccole rinascite. L’“incompiuto”, per lei, non è una mancanza, ma un modo di esistere: il momento in cui qualcosa rimane sospeso, ancora vivo, ancora possibile. Proprio in questo momento la sua poesia si illumina. La voce della poetessa è intima e limpida, ma non teme la durezza delle emozioni. Nei suoi versi convivono la dolcezza e la vertigine del pensiero, la delicatezza di un gesto quotidiano e la profondità di chi sa guardare dentro di sé. C’è una tenerezza disarmata — “Abitare un abbraccio può guarire?” — e insieme una forza che sorprende, come nel verso in cui ammette: “Tolsi l’orologio dal polso per liberarmi del tempo / e quello mi prese tutto il corpo”. Le sue poesie camminano tra il ricordo e la perdita, tra la carne viva delle emozioni e la contemplazione delle cose semplici, senza mai che la speranza sfiorisca. Rita Greco scrive in modo spontaneo con riflessioni intime rendendo la poesia umana, toccante e viva.
Adelaide
